Il «sindaco-attacchino» di Torre del Greco: l'affissione selvaggia di Battiloro è fai-da-te
Torre del Greco. La sua lista e la sua candidatura a sindaco sono state ammesse in extremis dalla commissione elettorale, pronta a ordinare la modifica del simbolo – in principio era stato impropriamente utilizzato il logo della Dc – e del nome dello schieramento. Ma la partecipazione di Michele Battiloro alla corsa alle urne del 14 e 15 maggio rischia di scatenare nuovi veleni (e figuracce) all’ombra del Vesuvio per il «disinvolto approccio» dell’aspirante numero uno di palazzo Baronale alla competizione elettorale.
Il sindaco-attacchino
Le avvisaglie dell’ennesimo autogol politico erano state registrate già a inizio settimana, quando erano comparsi – naturalmente fuori dagli spazi elettorali previsti dal Comune per la propaganda – i primi manifesti dello «scoppiettante» candidato alla fascia tricolore: un’affissione selvaggia capace di scatenare la prima bufera sul voto a Torre del Greco, ora destinata a ulteriori strascichi. Perché, durante i primi controlli del territorio per scongiurare il rischio di una invasione di manifesti «fuorilegge» in ogni angolo della città, si è scoperto il responsabile dell’affissione selvaggia: lo stesso Michele Battiloro è stato, infatti, pizzicato intorno alle 23 lungo via XX Settembre mentre – bidone con la colla e scopa in mano – attaccava personalmente i propri manifesti. Non propriamente il migliore dei «biglietti da visita» per chi, sulla carta, aspira a guidare la quarta città della Campania.
I video su TikTok
D’altronde, Michele Battiloro aveva già dato «prova di sé» durante il mandato da sindaco di Giovanni Palomba con una serie di video su TikTok – tornati di stringente attualità dopo la (cervellotica) decisione dei componenti della prefettura di Napoli di ammettere la sua candidatura a sindaco – in cui si lasciava andare a comportamenti decisamente «sopra le righe» e a sfottò sulla distribuzione dei buoni-spesa del Comune. Filmati «con il botto» da fare invidia alle star del trash, ma firmati da chi oggi si propone per guidare la quarta città della Campania.
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