Nove scuole dalle province di Napoli e Salerno, oltre 400 studenti per il ritorno in scena dell’Opera dei Pupi. Sono questi i numeri per la giornata conclusiva del progetto “Antiche tradizioni e nuovi mestieri” ideato dal Coordinamento Rotary Club Gruppo Vesuvio che si terrà oggi al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei. Obiettivo del progetto è riportare alla luce l’antica arte del puparo e del burattinaio, grazie alla presenza, sul territorio, di antiche compagnie teatrali, eredi di una tradizione ultra centenaria come la famiglia Corelli di Torre Annunziata e la Compagnia degli Sbuffi di Castellammare di Stabia. Il Rotary Gruppo Vesuvio è il coordinamento territoriale di 14 Rotary Club delle province di Napoli e Salerno, nato con l’intento di valorizzare e promuovere le attività con un impatto maggiore sul territorio vesuviano e metropolitano, favorendo la collaborazione e la sinergia tra diversi Rotary Club impegnati nelle rispettive città. Intento del Gruppo Vesuvio è mettere nelle condizioni i giovani di conoscere quest’antica arte e comprendere, insieme agli attori delle compagnie, quali possono essere, nel terzo millennio, le opportunità di lavoro “nascoste” dietro a un’antica tradizione. La famiglia Corelli di Torre Annunziata, con il capostipite Lucio, è erede e custode di un patrimonio culturale immenso: centinaia di pupi lavorati a mano, manoscritti del 1800 e tanto altro materiale storico. Il figlio di Corelli, Vincenzo, anch’egli puparo, da anni è impegnato oggi in un progetto di valorizzazione e modernizzazione dell’antica arte, attraverso l’uso delle stampanti in 3D, coniugando così un’antica tradizione con le moderne tecnologie. A Castellammare di Stabia invece la Compagnia degli Sbuffi è un centro di produzione e promozione del teatro di Figura e di Strada, fondato nel 1987 da Aldo De Martino e Violetta Ercolano. Produce spettacoli, laboratori, rassegne, festival, corsi di aggiornamento ed altre iniziative che promuovono il Tetro di Figura in relazione con la società contemporanea. Anche in questo caso, una tradizione secolare che va avanti grazie all’impegno di una compagnia teatrale che porta in giro in Campania e in Italia la tradizione da diversi decenni. La giornata sarà strutturata con un doppio spettacolo teatrale ad opera delle due compagnie: gli Sbuffi metteranno in scena uno spettacolo narrato dove gli attori avranno l’opportunità di spiegare agli studenti la storia del teatro di figura, un’antica arte teatrale che utilizza come protagonisti dello spettacolo appunto burattini, marionette, pupi, ombre e oggetti. Successivamente è la volta della Compagnia Corelli che sul palco del Di Costanzo metterà in scena “la Pazzia di Orlando”, liberamente ispirato a “l’Orlando innamorato” di Matteo Maria Boiardo e “l’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. L’idea progettuale del Rotary Gruppo Vesuvio ha come obiettivo mettere in condizione le giovani generazioni di conoscere quest’antica arte che rischia di scomparire. L’evento è realizzato anche grazie al contributo del Distretto Rotary 2101 e delle aziende Vesuino E’più e RDR Spa Socetà Benefit.
CRONACA
26 aprile 2023
Teatro, l’opera dei pupi torna in scena a Pompei