Tredici incidenti al giorno, 2,2 feriti ogni ora e 1,7 morti a settimana. È la fotografia del rischio dei sinistri stradale nella città metropolitana di Napoli in cui spiccano la Ss 162 ‘’’Ass...
Tredici incidenti al giorno, 2,2 feriti ogni ora e 1,7 morti a settimana. È la fotografia del rischio dei sinistri stradale nella città metropolitana di Napoli in cui spiccano la Ss 162 ‘’’Asse Mediano’’ e la SS 87 R ‘’Sannitica’’ tra le arterie con più vittime della strada, mentre la Tangenziale di Napoli è quella dove si verificano più incidenti. Alla sicurezza stradale, con l’allarme dell’Unione Europea per la recrudescenza della sinistrosità registrata nell’ultimo anno e le relative proposte avanzate dalla Commissione europea per rendere più sicura la circolazione veicolare nel ‘’vecchio continente’’, è dedicato l’ultimo numero di Mondoauto, l’house-organ dell’Automobile Club Napoli diretto da Antonio Coppola. Che si sofferma anche sulla situazione delle altre arterie stradali dell’area metropolitana, quali la statale 268 del Vesuvio, quella Sorrentina e una serie di strade principali di collegamento dove gli incidenti, spesso mortali, solo all’ordine del giorno. In evidenza, anche lo stato “preoccupante” dei trasporti pubblici in Campania e a Napoli, come risulta dall’ultimo rapporto Pendolaria, e i servizi dedicati all’inaugurazione della Delegazione Aci di Pompei ed alle tasse automobilistiche dei veicoli storici. Il prossimo 27 aprile nella sede dell’Automobile Club Napoli a piazzale Tecchio si terrà l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio di esercizio 2022 e l’elezione degli organi sociali per il quadriennio 2023-2027. Andando nel dettagli, se si analizza ciò che accade sulle strade del Vesuviano, quasi al confine con l’Agro Nocerino Sarnese, la situazione è molto preoccupante. Da agosto 2022 alla prima settimana di gennaio 2023 il dato è drammatico: 10 le persone che hanno perso la vita per incidente stradale in poco più di quattro mesi. Gran parte di questi giovanissimi, un’altra piccola percentuale riguarda giovani papà rimasti uccisi sulla strada. Una scia di sangue e lacrime che fa fatica ad arrestarsi in un bilancio di morte che settimana dopo settimana continua ad aggiornarsi con una frequenza spaventosa. A inizio agosto a perdere la vita era stato un imprenditore di 44 anni di San Valentino Torio. Per Carmine Celentano l’impatto contro un tir risultò fatale. Nessuno credeva che quella morte avrebbe inaugurato una scia di incidenti mortali nel Vesuviano. Ma non c’è solo lui. Perché la sua storia si intreccia con quella di Chiara, deceduta qualche giorno più avanti dopoché l’auto su cui viaggiava è finita contro una rotatoria e i soccorsi sono giunti in ritardo. Oppure come quella di Virginia che viaggiava in scooter con il fidanzato ed è stata travolta da un’auto killer sulla Statale del Vesuvio 268. Viaggiava con la fidanzata anche il 20enne Salvatore Catapano di Poggiomarino, finito con l’auto contro un cancello in una sera d’inverno alla periferia di Striano. O come Salvatore e Jasmir, insieme in quell’auto che ha arrestato la propria corsa contro un camion sulla 268 all’altezza di Somma Vesuviana: era dicembre, non hanno avuto scampo. Infine Anna Teresa Ciccone, che ha perso la vita a causa di un terribile incidente stradale in via Ferrovie dello Stato a Ottaviano. Storie di ragazzi che resteranno ragazzi per sempre. Oltre il 60% dei dieci morti sulle strade nel territorio vesuviano ha infatti meno di 25 anni. Gli incidenti stradali rilevati dalla Polizia Stradale hanno fatto registrare un aumento nel 2022 rispetto al 2021. In particolare, a fronte di un aumento dell’incidentalità complessiva del 7,1%, incidenti mortali (1.362) e vittime (1.489) sono aumentati rispettivamente del 7,8% e dell’11,1%, mentre gli incidenti con lesioni (28.914) e persone ferite (42.300) dell’8,4% e del 10,6%. E’ quanto si legge nel rapporto redatto in occasione del 171esimo anniversario alla fondazione della Polizia di Stato. Per meglio comprendere il confronto tra gli anni in esame, va precisato, tuttavia, che nella prima parte del 2021 erano vigenti limitazioni alla mobilità in funzione di contenimento della pandemia, mentre rispetto al 2019 (anno di riferimento anche per l’Istat per la valutazione del trend infortunistico), i dati risultano in diminuzione (-8,3% sia per gli incidenti mortali che per le vittime, -9,2% per gli incidenti con feriti e -13,2% persone ferite). “Dopo aver approvato il nuovo codice degli appalti, siamo lavorando al nuovo codice della strada. Perché avere più di 3000 morti sulle strade italiane è una strage a cui bisogna porre rimedio. Non è possibile. Bisogna invitare ad una guida consapevole, questo è fondamentale. Ma per quanto mi riguarda se ti metti alla guida ubriaco marcio, tu la patente la rivedrai col binocolo”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Vincenzo Lamberti – Andrea Ripa