Scafati, violentata in strada dal corriere: giallo al processo
Scafati. Doveva esserci la requisitoria della Procura, ma ci saranno altre udienze perchè la vittima non ricorda se l’autore della violenza sessuale in strada sia veramente il corriere di una ditta per spedizione. Lo ha stabilito il Tribunale di Nocera Inferiore che ora attende il faccia a faccia in aula tra studentessa e dipendente. Entro giugno si scriverà la parola fine.
Lo stesso 35enne imputato ha più volte ribadito di essere stato presente sul luogo della violenza sessuale ma ha sempre negato ogni addebito affermando che la ragazza abbia preso una clamorosa cantonata. Ha detto che quel giorno era in via Cavallaro a Scafati (dove si sarebbe consumata la violenza sessuale) per ragioni lavorative, ma non era stato lui a palpeggiare e a tentare di violentare la studentessa.
Il 35enne napoletano F.F. è accusato di aver costretto una giovane di 24 anni a subire abusi sessuali in strada e in pieno giorno. In una udienza diversa era stata sentita proprio la parte offesa la quale davanti ai giudici della prima sezione penale aveva fornito una ricostruzione dei fatti ma non ricordando la faccia del suo aguzzino.
E per questo motivo che i due si incontreranno in aula a Nocera Inferiore l’uno di fronte all’altro a giugno come stabilito ieri dai giudici nocerini. Era il due luglio di cinue anni fa quando avvennero i fatti: lo sconosciuto scese da un furgone e avrebbe bloccato al muro la ragazza, impedendole di muoversi. La vittima, volontaria anche presso un’associazione, reagì e trovò uno spiraglio di fuga, allontanandosi di corsa dall’aggressore. Nonostante lo choc riuscì a fornire alcuni elementi alle autorità, provando a contribuire all’identificazione.
Dopo la denuncia presentata contro ignoti i militari della tenenza di Scafati ricostruirono il filo investigativo, raccogliendo testimonianze, fatti collaterali e dettagli apparentemente insignificanti, fino a delineare un quadro per abbinare nome e volto all’ignoto aggressore, indagandolo.
Il sospetto del presunto tentativo di violenza sessuale, era un autista originario del napoletano di 35 anni. I suoi dati e la sua persona corrispondevano all’autore dell’assalto, per poi cercare di violentarla dopo averla costretta a seguirlo in una traversa. Qui, al riparo da sguardi di disturbo e potenziali interventi di passanti a difendere la vittima, si sarebbe consumato l’intento del giovane. Era riuscita a guadagnarsi uno spazio di fuga, trovando forza per reagire, divincolarsi e scappare via prima che fosse troppo tardi.
I fatti avvennero in via Luigi Cavallaro, a Scafati, in una zona centrale e in pieno giorno, con lei a denunciare la tentata violenza dopo essersi presentata in lacrime negli uffici della locale tenenza dei carabinieri. Ricordò il furgoncino di un’azienda di spedizioni casertana a bordo del quale il giovane si era allontanato e quella presenza in via Cavallaro è stata confermata in aula dallo stesso imputato. L’azienda casertana interpellata dai carabinieri della locale tenenza riferì che quel 2 luglio di quattro anni fa un proprio furgone, guidato da F.F., si trovava in via Cavallaro a Scafati. Da lì partì l’identificazione del 35enne napoletano che ruppe il rapporto lavorativo a tre mesi da quel fatto. Ora una nuova e decisiva udienza.
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