E’ morta tra dolori lancinanti e febbre altissima nella stessa clinica in cui, dodici giorni prima, si era sottoposta a un intervento di bypass gastrico. Ai medici del presidio sanitario Humanitas d...
E’ morta tra dolori lancinanti e febbre altissima nella stessa clinica in cui, dodici giorni prima, si era sottoposta a un intervento di bypass gastrico. Ai medici del presidio sanitario Humanitas di Rozzano (in provincia di Milano), Anna Giugliano, insegnante di professione e originaria di San Gennaro Vesuviano, residente a Oleggio in provincia di Novara, era arrivata per chiedere aiuto a causa di un costante malore accusato sin dal ritorno a casa due giorni dopo l’operazione. Sottoposta a nuovo intervento chirurgico che però non è riuscita a superare. E’ deceduta sotto lo sguardo dei medici e tra le lacrime dei genitori che ora chiedono sia fatta piena chiarezza. Sono stati i parenti della 28enne, assistiti dal legale Simone Ciro Giordano, a presentare denuncia e chiedere alla magistratura di fare chiarezza su quanto sia accaduto. Indaga per l’ipotesi di omicidio colposo, ad oggi senza ancora nessuna iscrizione nel registro degli indagati, il dipartimento della Procura di Milano, guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano, a cui è passato il fascicolo sulla vicenda della giovane insegnante originaria di San Gennaro Vesuviano che si era sottoposta l’8 marzo scorso ad un intervento per ridurre il peso, attraverso la chirurgia bariatrica, all’Istituto clinico Humanitas di Rozzano. E che, una decina di giorni dopo, è morta dopo essere arrivata nel pronto soccorso ed essere stata ricoverata nello stesso ospedale, poiché lamentava forti dolori alla pancia oltre a febbre alta. La morte risale, stando alla denuncia presentata dai familiari di Anna Giugliano alle forze dell’ordine, al 21 marzo. Dopo l’intervento dell’8 marzo e dopo le dimissioni dal presidio medico (avvenute il 10 marzo), la donna, residente in provincia di Novara, era tornata a casa e sembrava in buona salute. Poi, nei giorni successivi ha iniziato a lamentare dolori forti con febbre e le sue condizioni sono peggiorate sempre di più. Un malessere curato inizialmente con pillole di Tachipirina. Tuttavia visto che le condizioni di salute della donna non miglioravano, in preda alla preoccupazione è stata nuovamente trasportata a Rozzano dai familiari. Lì è stata ricoverata presso il centro sanitario Humanitas, dove poi è deceduta a seguito di un disperato tentativo dei medici di sottoporla a nuova operazione chirurgica. La famiglia ha denunciato la vicenda ai carabinieri per accertare se ci siano responsabilità dei medici dietro questa tragedia. E la denuncia è arrivata sul tavolo del pm Pasquale Addesso il 25 marzo scorso. Il fascicolo è poi passato per competenza al pool “ambiente, salute, sicurezza, lavoro” del tribunale meneghino e affidato al pubblico ministero Valentina Mondovì che sta coordinando le indagini per omicidio colposo. Dopo il sequestro della cartella clinica e della documentazione medica, verrà effettuata l’autopsia che sarà fissata nel corso di questa settimana. Probabilmente anche con necessarie iscrizioni di medici nel registro degli indagati, a garanzia per effettuare tutti gli accertamenti.