Crisi rifiuti a Torre del Greco, respinto il ricorso di Gema: il Tar «salva» Palomba
Torre del Greco. Il Tar Campania respinge l’ultimo ricorso presentato dal consorzio Gema e blinda – sotto l’aspetto amministrativo – le procedure adottate dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba per scrivere la parola fine all’emergenza rifiuti registrata tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 all’ombra del Vesuvio. Si arricchisce di un nuovo capitolo la saga giudiziaria legata al business Nu andato in scena durante i 5 anni di mandato della carovana del buongoverno di palazzo Baronale: il verdetto firmato dai giudici della terza sezione – presidente Anna Pappalardo – scongiura il rischio di nuovi salassi economici per l’ente di largo Plebiscito e apre uno «spiraglio di legittimità» al sindaco e ai restanti indagati per i (presunti) favori alla ditta Buttol.
La battaglia legale
Il verdetto è stato firmato a metà febbraio, ma solo la scorsa settimana sono state rese note le motivazioni della sentenza. Sotto la lente d’ingrandimento del tribunale amministrativo regionale di Napoli, in particolare, era finita l’ordinanza sindacale con cui – a marzo del 2019 – Giovanni Palomba aveva affidato alla ditta Buttol la raccolta dei rifiuti per sei mesi, nelle more di una nuova gara d’appalto. Un provvedimento arrivato al termine di un lungo braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e il consorzio Gema. In particolare, il colosso di igiene urbana aveva contestato sia la mancata firma del contratto (a dispetto dell’affidamento del servizio) sia l’applicazione – a suo dire ingiustificata – di una serie di penali, comminate dal Comune per una svariata serie di ragioni, tra cui il mancato raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata. Infine, il ricorso puntava l’indice contro la revoca dell’incarico e il successivo affidamento alla ditta Buttol.
Salvato il sindaco
Il Tar Campania ha dichiarato inammissibile il ricorso principale del consorzio Gema e bollato come improcedibili i motivi aggiunti in seconda battuta. Un verdetto «giustificato» in 14 punti in cui, sostanzialmente, si giudicano come corrette – sotto il profilo amministrativo – le procedere adottate dal sindaco Giovanni Palomba e dalla sua maggioranza. Una boccata d’ossigeno per il primo cittadino, in vista dell’imminente richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura di Torre Annunziata per le «anomalie» rilevate dagli investigatori sulle due gare Nu aggiudicate alla ditta Buttol. Gare costate al sindaco un avviso di garanzia per turbativa d’asta.
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