Castellammare. “La tensione al pronto soccorso è sempre alle stelle. Rischiamo di essere aggrediti ogni giorno e non riusciamo a lavorare tranquillamente. Vogliamo essere tutelati e per questo chiediamo un presidio di polizia all’interno del pronto soccorso.” È il grido dei medici ed infermieri del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, preoccupati per l’escalation di aggressioni fisiche ai loro danni commesse dai pazienti o dai loro parenti. Nelle ultime settimane si sono verificati due episodi piuttosto gravi che hanno rischiato di causare gravi infortuni al personale sanitario del nosocomio stabiese. Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio un infermiere è stato colpito da un pugno in volto scagliato da un paziente in stato di alterazione dovuto probabilmente all’assunzione di sostanze alcoliche riportando una prognosi di 3 giorni. L’ultima aggressione invece risale a due giorni fa, come denunciato dalla pagina facebook “Nessuno Tocchi Ippocrate”, quando un cittadino, dopo aver ascoltato la diagnosi, ha lanciato contro il dottore che lo stava visitando un monitor di un computer mancandolo per un soffio. Solo grazie all’intervento tempestivo delle guardie giurate presenti si è evitato il peggio. “Capiamo la rabbia e la tensione che si può generare all’interno del nostro Pronto Soccorso.”- dicono medici e infermieri-“ Entrare in empatia con il paziente fa parte del nostro lavoro ma anche noi chiediamo comprensione per i ritardi. Siamo umani e comunque siamo costretti, nella maggior parte dei nostri turni, a svolgere il lavoro che dovrebbero fare più persone.” Due episodi che fanno emergere un quadro di alta tensione nelle corsie del pronto soccorso stabiese dove ogni giorno fanno accesso dai 150 ai 200 pazienti al giorno. Un numero immenso e che gli immobili dell’edificio del Viale Europa e il personale presente, nei momenti di maggior affluenza, non riescono a sostenere. Questo perché durante la pandemia sono stati chiusi gli altri pronto soccorso della zona causando un collasso nel sistema perché ora il San Leonardo, da solo, si trova a dover sopportare tutto il bacino demografico che va da Torre del Greco a Sorrento, includendo anche i paesi dei Monti Lattari. “Lavoriamo in forte criticità da anni, perché non c’è personale.”- raccontano i dipendenti sanitari del pronto soccorso-“ quasi sempre non raggiungiamo il numero di medici e infermieri necessario per occupare tutte le postazioni, e ciò crea rallentamenti nella cura dei tanti pazienti che accorrono al pronto soccorso. Un fatto che crea tensione tra le persone che degenera, come spesso accade, in episodi di violenza fisica e verbale dove ad avere la peggio siamo noi personale sanitario. Per questo, visto la situazione logistica attuale, per svolgere correttamente e più serenamente il nostro lavoro, vogliamo un presidio delle forze dell’ordine in corsia.”Proprio ieri è stato inaugurato il primo drappello della polizia di stato nell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, uno dei nosocomi più bersagliati d’Italia.
CRONACA
7 marzo 2023
Aggressioni ai medici del San Leonardo: “Subito un presidio di polizia”