Torre del Greco. Se il buongiorno si vede dal mattino, l’imminente campagna elettorale si annuncia carica di veleni e rabbia. è bastata, infatti, l’ufficializzazione della super-coalizione allestita dall’ex sindaco Ciro Borriello per la prossima corsa alle urne a trasformare l’ultima seduta del consiglio comunale del mandato di Giovanni Palomba in un’indecorosa messinscena in cui a recitare il ruolo di «protagonisti» sono stati proprio i futuri avversari dello sceriffo di via del Monte.
A partire dal capo dell’assise Gaetano Frulio – pessima e faziosa la gestione dei lavori, come già registrato in diverse occasioni dopo il passaggio all’opposizione – fino alla maestrina Iolanda Mennella, passando per il professore Valerio Ciavolino, pronto a regalare due ore di lezioni di etica e di tecnica ai colleghi (e ai dirigenti) di palazzo Baronale.
Uno spettacolo politico indecoroso e indegno della quarta città della Campania – come sottolineato in aula dal sindaco Giovanni Palomba – capace di fare passare in secondo piano l’approvazione di importanti provvedimenti per il futuro della quarta città della Campania, come l’approvazione del piano per la digitalizzazione dell’ente di largo Plebiscito e la variazione del piano triennale per le opere pubbliche per l’inserimento del progetto per una piscina comunale in viale Europa.
Argomenti alla fine approvati con l’astensione della minoranza e il voto contrario dello stesso Valerio Ciavolino, costretto ai salti mortali per non mettere alla berlina l’assessore ai lavori pubblici (e futuro alleato) Felice Gaglione.
In chiusura, poi, il via libera in solitaria della minoranza a un ordine del giorno per il recupero delle somme pagate dal Comune a seguito di sentenze per errore imputabili a terzi: un attacco indiretto a Ciro Borriello – passato con soli 8 voti – destinato a essere il primo di una lunga e velenosa campagna elettorale.
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