Indagini a 360 gradi dei carabinieri sull'avvertimento subito dalla società di spedizioni
Un boato scuote il centro cittadino di Castellammare di Stabia. Sono le tre di notte – tra lunedì e martedì – in via Plinio e una bomba carta è stata fatta esplodere contro un’attività di servizi, la Express Service, società che si occupa di consegne. Sul posto arrivano i carabinieri della compagnia stabiese e avviano i primi accertamenti, poi è necessario anche l’intervento degli artificieri per verificare la tipologia di ordigno che è stato utilizzato da chi ha voluto danneggiare l’attività. Non ci sono feriti, ma solo qualche danno alla serranda e alla porta d’ingresso degli uffici. C’è tanta paura però e nonostante sia notte fonda la notizia rimbalza veloce da una parte all’altra della città. Perché di episodi simili non se ne verificavano da tempo a Castellammare e il pensiero va inevitabilmente al periodo buio in cui la camorra minacciava chi non voleva pagare il pizzo, piazzando bombe davanti alle saracinesche. Le indagini avviate dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, come sempre in questi casi, non scartano alcuna pista partendo da questioni personali, di lavoro, soldi, compresa l’intimidazione a scopo estorsivo. Ascoltato dai militari il titolare della Express Service ha negato di aver ricevuto richieste da parte di esattori della camorra. Di sicuro chi ha piazzato l’ordigno davanti alla sede dell’attività ha voluto lanciare un avvertimento e solo le indagini riusciranno a chiarire per quali motivi. I militari hanno acquisito anche le immagini dei circuiti di videosorveglianza pubblici e privati della zona, con l’obiettivo di individuare chi ha fatto esplodere la bomba. Un lavoro minuzioso quello condotto dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, perché il timore che possa esserci una nuova escalation di questi episodi è alta. Gli investigatori sono convinti che in città c’è chi continua a pagare il pizzo ai clan, in particolare la cosca dei D’Alessandro che da decenni detta la sua legge criminale sul territorio. Nonostante gli arresti e le condanne, la pressione della criminalità organizzata sul territorio non si è allentata, anche a causa delle scarcerazioni di alcuni di boss che hanno segnato gli anni più bui della città. Una realtà a cui purtroppo si fatica a intravedere una reazione da parte degli imprenditori che scelgono di non denunciare gli esattori della camorra che bussano alla loro porta. Toccherà alle forze dell’ordine adesso scoprire cosa è accaduto in via Plinio e accertare per quale motivo è stata fatta esplodere una bomba davanti alla Express Service. Un’indagine serrata dei carabinieri che già nella giornata di ieri hanno effettuato anche alcune perquisizioni nei confronti di pregiudicati che potrebbero aver avuto qualcosa a che fare con la vicenda. L’intenzione, di fatto, è quella di provare a stringere subito il cerchio sui responsabili, con l’obiettivo di assicurarli alla giustizia.