San Giorgio a Cremano rappresenta uno degli ultimi avamposti del Pd in provincia di Napoli. Elegge un sindaco Dem da quasi quattro lustri e anche alle scorse Politiche il Pd è andato benissimo.
Mario Baggio è il segretario cittadino del Pd e guarda al congresso di febbraio con molto ottimismo.
Cosa si aspetta da queste primarie nazionali?
«Ognuno di noi si aspetta, non da segretario ma da elettore, un cambiamento nell’impostazione rispetto alla platea alla quale si rivolge. Tutto ciò che è mancato con l’ultima segreteria che abbiamo avuto e che ci ha portato alla sconfitta»
Si è dato una spiegazione di questo tracollo?
«Le sconfitte elettorali sono sempre numeriche perché nell’urna si premia o si boccia quello che uno ha fatto. Il Pd ha governato pur non avendo vinto le elezioni, ma gli elettori non hanno premiato quella partecipazione. E’ stata una scelta generosa quella di mettere a disposizione il gruppo dirigente al servizio del Paese».
Cosa è mancato secondo lei nell’ultimo periodo?
«Parliamo di un partito che deve ritrovare il contatto con la gente. Noi ci ostiniamo a parlare di formule come il centrosinistra che sono parole da gine ‘900. Ma il Pd per stare insieme alla gente deve parlare di lavoro, salario minimo garantito e dare garanzie che in questo momento mancano alla popolazione».
Sembrate molto schiacciati sugli ex alleati grillini.
«Se vivessimo solo di slogan saremmo la fotocopia del movimento Cinque Stelle che ha avuto il suo momento massimo grazie al reddito di cittadinanza. Se vogliamo inseguire le politiche passive del lavoro sbagliamo strada. Noi dobbiamo parlare di politiche attive per innestare un volano nel Sud. Basta con gli slogan, passiamo ai fatti: altrimenti scimmiottiamo i Cinque Stelle e su questo terreno siamo perdenti».
Lei voterà Bonaccini: perchè?
«Perché è un ottimo amministratore che ha coltivato il suo elettorato sul suo territorio. E poi non parla di cambio di nome che mi sembra assurdo. Noi siamo il Pd ed abbiamo una nostra identità. Cambiare nome non so a cosa possa portare».
E poi premia i dirigenti locali oltre i sindaci.
«E’ la strada vincente. San Giorgio è una città che vince da tanti anni. Abbiamo nove consiglieri comunali su 24 e alle ultime elezioni nazionali siamo andati al 22%».
Cosa pensa del dibattito sulle modalità di comunicazione: circoli o piattaforma online?
«Vanno bene sia la comunicazione tradizionale che l’online. Ma non si può preferire l’una all’altra. Il tesseramento online, giusto per fare un esempio, è stato un fallimento clamoroso perché nei circoli dove c’era rapporto diretto con chi si tesserava abbiamo perso tutto. Se dobbiamo fare procedure online allora i Cinque Stelle lo sanno fare meglio. Ma noi siamo territorialmente forti».