Portici, la mensa del Buon Samaritano chiude i battenti
Portici. L’ultimo campanello d’allarme era scattato a ottobre del 2021, quando – complici le difficoltà economiche provocate dalla pandemia da Covid-19 – le spese cominciarono a diventare insostenibili. A un anno di distanza, la Mensa del Buon Samaritano – gestita nella sede dell’istituto Pennese dall’avvocato Riccardo Russo – dovrà definitivamente chiudere i battenti.
La decisione del Tribunale di Napoli è chiara: c’è uno sfratto esecutivo per un debito di circa 80.000 euro per la concessione dell’immobile di proprietà della Fondazione Pennese in cui da circa dieci anni la società benefit gestita da Riccardo Russo provvede a fornire pasti caldi e corsi di formazione alle famiglie indigenti della città della Reggia. In media, un pasto caldo dal lunedì al venerdì per circa 100 uomini e donne in difficoltà, ora destinati a restare senza il proprio punto di riferimento per il pranzo.
L’avvocato Riccardo Russo ha cercato in ogni modo di salvare la Mensa del Buon Samaritano, addirittura appellandosi al Pontefice per metterlo a conoscenza della situazione. Non solo. Il legale ha ipotecato la casa di sua proprietà per fare fronte alle ingenti spese, ma gli sforzi non sono bastati perché – secondo la sentenza del Tribunale di Napoli – entro il 25 gennaio ci sarà lo sfratto esecutivo. Eppure Riccardo Russo aveva lanciato un disperato sos anche alle istituzioni, a partire dal governatore Vincenzo De Luca fino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Forniamo assistenza ai poveri invisibili – aveva sottolineato Riccardo Russo – ai migranti, senza contare l’aumento delle famiglie alla fame con bambini e anziani».
Parole al vento, nessuno ha raccolto il grido di dolore arrivato da Portici. «Non posso condividere la decisione del Tribunale di Napoli perché la Mensa del Buon Samaritano si occupa di dare un pasto caldo ai bisognosi e aiutare i ragazzi a rischio – spiega il deputato Alessandro Caramiello -. Una situazione debitoria è venuta fuori, ma mi auguro venga dato tempo e una soluzione all’avvocato Riccardo Russo per rientrare da eventuali situazioni debitorie e proseguire l’opera benefica che da tempo porta avanti. Le istituzioni hanno il dovere di tutelare i più deboli sempre».
Ha aggiunto il gestore della Mensa del Buon Samaritano: «Negli anni siamo stati riconosciuti dalla Caritas come una realtà di eccellenza nell’ambito della Diocesi napoletana. Non è possibile arrivare alla decisione di uno sfratto esecutivo e lasciare queste famiglie senza un punto di riferimento».
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