La favola di Maria Porzio, 90 anni vicino ai fornelli, con un trascorso da Cenerentola e un riscatto da cuoca per i bimbi delle scuole materne. «Cucinare per i piccoli studenti della scuola materna, del sesto circolo di Castellammare di Stabia è stata la sua grande passione – racconta la nipote Rossella – Abbiamo deciso di prepararle una festa a sorpresa, grazie anche alla direttrice della Rsa, Giovanna Di Somma, per una tappa importante della sua vita, ovvero il compimento di 90 anni». “Maria ‘a cuoca” così conosciuta dai tanti bambini, oggi uomini e donne, che hanno avuto la possibilità di assaggiare i manicaretti preparati dalla nonnina che, all’epoca dei fatti, era la chef della mensa delle scuole materne stabiesi. Maria Porzio nasce il 9 gennaio del 1933 ed è la primogenita di tre figli di una famiglia umile. A soli tre anni resta orfana della mamma e a nove anni è costretta a dire addio anche al papà, perdendo i genitori e quei pochi averi. Una bimba che si è ritrovata da sola durante la Seconda Guerra Mondiale e presa in carico, all’età di dieci anni, da una nobildonna. Non un’adozione, ma la piccola Maria doveva svolgere determinati servizi per poter garantire un guadagno alla “matrigna”, quasi come Cenerentola. Un anatroccolo che riesce a diventare un cigno all’età di 23 anni, quando il cuore di Maria comincia a battere per l’uomo che sarà, poi, il padre dei suoi figli. Diventata mamma, con la responsabilità di non far mancare nulla ai propri figli, inizia a lavorare come cuoca presso le scuole materne. «Nonostante le poche possibilità economiche ha cercato sempre di aiutare chi ne aveva bisogno. Difatti, il suo motto è sempre stato: “Fa ben e scuordate, fa male e pienzece” – commenta la nipote Rossella – Sebbene spogliata di tutti i suoi averi, nessuno le ha mai potuto togliere la nobiltà d’animo. E’ per noi tutti un esempio di forza, nonostante le tantissime avversità vissute. Donna sempre rispettosa e gentile verso gli altri e per tal motivo è meritato l’affetto di tutti coloro che l’hanno incontrata sul proprio cammino». Circondata da tanti palloncini verdi e oro, davanti a una grande torta illuminata dal numero 90 delle candeline, nonna Maria Porzio ha condiviso il momento di gioia insieme alle altre ospiti della struttura di Pompei, continuando a dispensare consigli alle cuoche della Casa di Risposo, «per preparare i pranzetti squisiti che lei ha sempre servito ai bambini – continua Rossella abbracciando la nonna – La condivisione con gli altri del suo tempo è stata la caratteristica che ci ha tramandato. Ascoltare e aiutare il prossimo, questo è l’insegnamento più importante appreso da lei».
CRONACA
12 gennaio 2023
Castellammare. Per 40 anni è stata la cuoca dei bambini dell’asilo, festa per nonna Maria