Continua a restare al centro dell’attenzione la gestione del servizio di raccolta rifiuti ad Ottaviano e ieri mattina l’ennesima stangata. La ditta Ecoce ha ricevuto la comunicazione sul provvedimento per «interdittiva antimafia». Un atto notificato agli amministratori della società ambientale perché ci sarebbero i presupposti per ipotizzare infiltrazioni mafiose. Legami ma anche una serie di documentazioni tesi a minare la trasparenza negli appalti della società che ha così spinto il prefetto di Napoli a notificare l’avviso e a procedere a sospendere la gestione ai vertici che hanno le redini della ditta. Una doccia gelata che piomba sulla società che gestisce circa 150 operai in diversi cantieri nelle città di Napoli nord e che offre il servizio di raccolta rifiuti con 49 dipendenti anche per il Comune di Ottaviano. La società è subentrata nell’estate scorsa al Comune vesuviano, subentrando alla storica ditta Gpn che per anni si è occupata del servizio. Il Prefetto di Napoli ha messo nero su bianco e nella missiva che ha inviato al Comune di Ottaviano e al commissario cittadino, la dottoressa Ida Carbone che sta guidando l’ente dopo le dimissioni dell’ex sindaco Luca Capasso, e ha comunicato che proprio nei confronti della società è stata riscontrata l’esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata, tendenti a condizionarne le scelte e gli indirizzi in conformità a quanto previsto dalle normative. Accuse senza dubbio pensanti che minano così la trasparenza della società ma che possono minare anche eventuali appalti ed incarichi futuri perché se non saranno fornite delle spiegazioni per arginare le accuse, la EcoCe potrebbe anche essere cancellata dagli elenchi dei fornitori di beni, prestatori di servizi ed esecutori di lavori ovvero la cosiddetta white list. Non è la prima volta che una società riceve un simile provvedimento frutto di verifiche ed approfondimenti. «Si tratta di un servizio importante e tra quelli indispensabili – spiega il commissario cittadino, la dottoressa Ida Carbone – aspetteremo indicazioni da parte della Prefettura che ora nominerà un commissario che gestirà la questione. Sicuramente non sarà possibile, secondo le normative e le procedure vigenti,scindere il contratto, ci sono dipendenti da tutelare e che non possono restare senza lavoro e ovviamente la copertura di un servizio importante ed indispensabile per la città come quello, appunto della raccolta rifiuti». Insomma per ora nessuna conseguenza per il cantiere e la gestione del servizio di Ottaviano che continuerà a svolgersi normalmente. Certo è che, ancor una volta, il settore ambiente e raccolta rifiuti, finiscono sotto i riflettori. Un tema delicato che proprio ad Ottaviano, in questi mesi, ha visto la società e la gestione del servizio finire nel mirino per il continuo braccio di ferro e polemiche con il personale, tra licenziamenti ingiusti, reintegri e spostamenti. Peraltro proprio nei prossimi giorni è prevista un’altra manifestazione da parte dei dipendenti per chiedere chiarimenti ma anche per bloccare il trasferimento di cantiere di due dipendenti in servizio ad Ottaviano trasferiti nel cantiere del comune di Lettere.
CRONACA
11 gennaio 2023
Interdittiva antimafia per la ditta rifiuti in servizio a Ottaviano