«Restaurare Grotta San Biagio è un dovere. Potremmo dedicare questo restauro a papa Ratzinger, che ho visto nel giorno della sua celebrazione funeraria. Ne parlerò sia al ministero sia a qualche is...
«Restaurare Grotta San Biagio è un dovere. Potremmo dedicare questo restauro a papa Ratzinger, che ho visto nel giorno della sua celebrazione funeraria. Ne parlerò sia al ministero sia a qualche istituzione bancaria, affinché possano intervenire in maniera importante». Sono state queste le parole del Sottosegretario al Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi durante la sua visita di ieri nella città di Castellammare di Stabia, in cui è stato fortemente voluto e accompagnato dal deputato del Movimento 5 Stelle Gaetano Amato. Due uomini divisi dal colore politico ma uniti dal desiderio di restituire al territorio stabiese lo splendore che merita. L’onorevole Sgarbi, dapprima ha visitato la Reggia di Quisisana per poi recarsi al sito di Grotta San Biagio, dal quale è rimasto estasiato e ha speso parole importanti, assumendo l’impegno di sottoporre al ministero la questione. «Questa è una villa meravigliosa. Già avevo visitato in passato Castellammare, rendendomi conto di quanto fosse importante la sua storia», le sue parole mentre osservava la città dall’alto di Villa San Marco, che insieme a Villa Arianna sovrasta la zona dalla collina di Varano offrendo una visuale sull’intera Castellammare. Non poteva mancare, in questo caso, un commento sull’abusivismo, che rende difficile l’ampliamento del sito di Stabia e che, in molti casi, può portare a catastrofi come quella di Ischia: «Quello della lotta all’abusivismo è un tema complesso. Le sovrintendenze combattono e sopravvivono per preservare e darci la possibilità di visitare luoghi come questi. Il nostro compito è assisterle nella loro attività e dialogare con la magistratura per capire dove l’abusivismo diventa, com’è capitato ad Ischia, pericoloso per le persone, a beneficio solo degli speculatori. Qui, siccome il panorama è ormai compromesso dall’edilizia, si potrebbero utilizzare tutte le tettoie presenti dinanzi alla villa per impianti fotovoltaici, riuscendo così a temperare la distruzione dei paesaggi agricoli e, allo stesso tempo, attuare una sorta di omologazione del paesaggio, unificando l’immagine di queste architetture “disperate” e legate a necessità che erano più speculative che pratiche. Il tutto, sperando che quello che è avvenuto non accada più, perché distruggere in questo modo è catastrofico». Quello tra Vittorio Sgarbi e Gaetano Amato è stato un continuo scambio di pareri, consigli e proposte, con il deputato che durante la loro lunga chiacchierata ha sottoposto all’attenzione del sottosegretario anche la questione del doriforo di Stabia, statua romana in marmo pentelico copia di una nota statua bronzea di Policleto, con quest’ultimo che ha promesso di informarsi riguardo la restituzione dello stesso da parte Museo di Minneapolis.