Scandalo rifiuti a Torre del Greco, le relazioni pericolose che «inguaiano» la dirigente all'ambiente
Torre del Greco. Insieme al sindaco Giovanni Palomba è l’indagata «eccellente» dell’inchiesta condotta dalla procura di Torre Annunziata sull’ennesimo scandalo rifiuti all’ombra del Vesuvio. Perché, secondo il castello accusatorio costruito dagli investigatori, il ruolo di Claudia Sacco – l’ex assessore alle politiche sociali della giunta targata Gennaro Malinconico diventata «esperta» dell’ambiente – sarebbe stato fondamentale per «spalancare» le porte del Comune alla ditta Buttol e successivamente per garantire al colosso dell’igiene urbana con sede legale a Sarno una serie di ingiusti profitti legati a mancati controlli e sanzioni. Non solo, la geologa con la passione per la politica avrebbe preso così «a cuore» le sorti dell’azienda Nu da spifferare in anticipo al responsabile della commessa Feliciano Ciccarelli – a propria volta accusato di abuso d’ufficio e inadempimento di contratti di pubbliche forniture – le verifiche «a sorpresa» decise dai vertici di palazzo Baronale.
Connivenze e favori
Il rapporto confidenziale sbocciato tra Claudia Sacco – in teoria, il «controllore» dell’efficienza del servizio di raccolta dei rifiuti in città – e il «controllato» Feliciano Ciccarelli, responsabile della ditta Buttol sul territorio, chiude il capitolo dell’informativa finale agli atti dell’inchiesta dedicato alle «connivenze e favoritismi durante la fase esecutiva del contratto». Circa cinquanta pagine in cui vengono ricostruite le «modalità di gestione» delle penali a carico dell’azienda Nu e l’eccessiva «indulgenza» sul numero di mezzi e uomini impiegati per la pulizia del territorio da parte dell’ufficio ambiente del Comune. Ma non solo: «Ulteriore elemento penalmente rilevante e incardinato nell’ampio spettro di complicità e favoritismi tra la stazione appaltante e la ditta esecutrice dell’appalto pubblico – la tesi messa nero su bianco dal sostituto procuratore Bianca Maria Colangelo – sono le condotte messe in essere dalla dirigente del settore igiene urbana Claudia Sacco in data 20 febbraio 2021».
Il cambio di rotta
Un periodo «spartiacque» per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba, segnato dall’uscita di sette dissidenti della maggioranza – compreso il consigliere comunale Vittorio Guarino (estraneo alle indagini concluse a metà novembre scorso, ndr), indicato dagli alleati come un «sostenitore» della ditta Buttol – e dallo sbarco del trasformista Luigi Mele, delegato dal primo cittadino proprio all’ambiente. E pronto a lanciare un messaggio chiaro e diretto all’azienda Nu attraverso l’organizzazione di un vero e proprio «blitz» durante l’orario di servizio. Un’ispezione «a sorpresa» vanificata dall’immediato intervento di Claudia Sacco, pronta a segnalare le verifiche sul campo al «controllato» Feliciano Ciccarelli: il responsabile della commessa per conto della ditta Buttol viene convocato nell’ufficio al secondo piano di palazzo La Salle e «istruito» sul da farsi per non avere guai. «Domani mattina scendiamo tutti quanti a controllare il servizio – la soffiata catturata dalle cimici piazzate dagli investigatori in Comune – Fatemi trovare tutti i dipendenti su tutte le cose, chiama già il generale e dici: “guardate, così così così”». Un «ordine» eseguito al volo dal responsabile della commessa. Anziché chiamare il generale in pensione dei carabinieri Franco Mottola – all’epoca presidente del consiglio d’amministrazione della ditta Buttol – Feliciano Ciccarelli telefona direttamente al responsabile della squadra di netturbini: «Domani mattina il Comune scende – la conversazione agli atti dell’inchiesta – assessori, dirigenti, tutti quanti. Quindi quello che abbiamo scritto lo devono fare per bene e non devono andare via prima delle dieci e mezza. Domani è una “mala” giornata». In realtà, soprattutto per chi avrebbe voluto ripristinare l’ordine e la pulizia sul territorio, aggirato a propria insaputa da chi avrebbe dovuto rappresentare la testa d’ariete del Comune contro le inefficienze dell’azienda Nu.
Le relazioni pericolose
D’altronde il «caso» del 20 febbraio 2021, sottolineano gli investigatori, rappresenta solo la punta dell’iceberg di una complicità avallata dal legame pericoloso intrecciato tra Claudia Sacco e Feliciano Ciccarelli. Al punto da organizzare riunioni in trasferta durante l’orario d’ufficio, perfino in giorni in prossimità delle feste. E’ il caso dell’antivigilia di Natale del 2020, quando il Gps ricavato dal telefono della dirigente all’ambiente certifica la presenza in un’area lontana dal centro cittadino di Striano proprio in compagnia di Feliciano Ciccarelli (identificato dalla polizia giudiziaria attraverso il riconoscimento vocale dello stesso). A fugare qualsiasi dubbio sull’effettivo utilizzo del telefono da parte di Claudia Sacco la conversazione telefonica intercettata dagli investigatori alle 17.34. A chiamare la super-esperta ai rifiuti è il marito Giovanni Cozzolino – politicamente vicino al consigliere regionale Mario Casillo – impegnato nella spesa di Natale e indeciso sull’acquisto di tartufi o pesto di pistacchi. La riunione in trasferta tra controllore e controllato non sarebbe stata un caso isolato, come riportato all’interno dell’informativa finale agli atti dell’inchiesta.
Il «perdono» a domicilio
Il legame confidenziale tra Claudia Sacco e Feliciano Ciccarelli avrebbe avuto inevitabili conseguenze sulle casse del Comune. Un esempio su tutti è riportato dalla conversazione catturata dagli investigatori in cui la dirigente del settore ambiente «perdona» il responsabile della commessa per conto della ditta Buttol per l’errata esecuzione di un servizio particolare di raccolta di rifiuti ingombranti. Tanto pagavano il Comune in termini economici e i cittadini in termini di scarsa pulizia del territorio.
@riproduzione riservata