Prima il consiglio comunale per riparare alle recenti gaffe poi il ribaltone in giunta. A #Terzigno politica in fermento
Uno sguardo al presente e un altro all’immediato futuro. I politici di Terzigno tornano in aula a pochi giorni dalla gaffe sventata qualche ore prima di aprire le porte dell’aula consiliare per una seduta che avrebbe rischiato di incappare in profili di legittimità che avrebbero messo a repentaglio le scelte dell’amministrazione comunale. Così se i debiti fuori bilancio dovevano fare da antipasto al cenone di Natale per Ranieri &Co., avranno lo stesso effetto sul cenone per la fine dell’anno. Con la speranza di digerire tutto per l’arrivo del piatto principale. Si torna in aula prima dell’annunciato – e poi congelato e rinviato – rimpasto di giunta che tra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo anno potrebbe concretizzarsi e dare nuova vitalità a un esecutivo che negli ultimi mesi – eventi a parte – sembra aver vissuto una lunga fase di stanca, figlia anche delle continue discussioni interne alla maggioranza. Prima di procedere al valzer delle poltrone, che scombussolerà gli equilibri anche all’interno del gruppo di alleati del sindaco Ranieri, c’è l’ultimo consiglio comunale del 2022 da mettere in archivio. All’ordine del giorno una sfilza di debiti fuori bilancio, questioni già al centro dello scontro politico negli ultimi giorni dopo le critiche sollevate dalle forze di opposizione, e poi variazioni di bilancio. Un programma simile a quello già pensato per la seduta poi revocata, fatto salvo per le risposte alle interrogazioni presentate dal consigliere Vincenzo Aquino. Nel consiglio convocato – e poi cancellato – prima di Natale erano presenti, in quello pre Capodanno invece no. La seduta in programma questa sera – prima convocazione alle 19,30 e seconda convocazione alle 20 di domani – non cancella le polemiche degli ultimi giorni riguardo l’iter che ha portato all’incontro che si terrà nell’aula consiliare con una settimana di ritardo rispetto all’iniziale tabella di marcia. La convocazione ritenuta «illegittima» da alcuni consiglieri della minoranza e le accuse rivolte al presidente del consiglio comunale, Antonio Vaiano, hanno fatto da sfondo agli ultimi giorni di discussione; alla base dello scontro la mancata convocazione della riunione dei capigruppo necessaria per programmare la discussione nell’aula consiliare. Un caso destinato a finire al centro del confronto questo pomeriggio, per il sindaco Francesco Ranieri l’ultimo ostacolo prima di procedere al ribaltone che porterà al cambio degli assessori in giunta. Un rimpasto di metà mandato che potrebbe portare ad alcune vittime eccellenti e riscrivere gli equilibri nella maggioranza.