Disastro bando rifiuti. In base al nuovo capitolato ogni spazzino dovrebbe pulire l'equivalente di 15 campi di calcio in 6 ore.
L’apertura delle buste per l’appalto rifiuti è stato rimandato al prossimo 15 dicembre. Un piccolo ritardo sulla tabella di marcia che tuttavia non dovrebbe mettere in discussione l’aggiudicazione della gara da 62 milioni di euro indetta dal Comune di Castellammare di Stabia. Sono cinque le ditte che hanno presentato offerte e i commissari straordinari vogliono arrivare a chiudere il cerchio sulla procedura più importante – soprattutto dal punto di vista economico – della loro gestione a Palazzo Farnese. La tensione con i sindacati è alta e lo sciopero del prossimo 12 dicembre è stato anticipato da un durissimo documento di 18 pagine, firmato dalle segreterie regionali di Cgil, Uil e Fiadel, in cui sono state elencate una raffica di criticità che sarebbero state riscontrate dalle parti sociali sul capitolato d’appalto. I sindacati contestano le scelte dei commissari straordinari e mettono in risalto le lacune del bando: «Il piano, come previsto dalla legge, avrebbe dovuto indicare zona per zona, il fabbisogno di personale. Ma nel capitolato d’appalto non se ne trova traccia e viene indicato in modo arbitrario che dovranno essere impiegati 78 lavoratori – spiegano Cgil, Uil e Fiadel – Inoltre non viene specificato quante unità devono essere impiegate per la raccolta dei rifiuti relativa alle utenze commerciali. Le previsioni di organico appaiono, pertanto, del tutto immotivate perché prive della necessaria ed obbligatoria dimostrazione». Lo stesso discorso, secondo le parti sociali, riguarda anche i servizi di spazzamento dove viene indicato genericamente l’impiego di 30 persone. Ma il dato più clamoroso, stando a quanto evidenziano i sindacati, sarebbe quello relativo alla pulizia quotidiana dell’arenile: «L’arenile ha un’estensione di 250mila metri quadrati. Volendo impiegare tutti i 16 lavoratori previsti per gli altri servizi d’igiene urbana, a ognuno di loro toccherebbe ogni giorno pulire 15mila metri quadrati di spiaggia, ovvero l’equivalente di 15 campi di calcio regolamentari – spiegano i sindacati – Ovviamente ciò non è possibile, come non è possibile che tutti gli operatori siano assegnati a questo servizio, considerando che è prevista anche la scerbatura e il mantenimento del decoro dei cimiteri, il lavaggio della pavimentazione della villa, il servizio di svuotamento dei cestini portarifiuti, la disostruzione delle caditoie, la rimozione delle piccole carcasse animali e delle deiezioi animali, oltre che delle siringhe abbandonate. Sempre con gli stessi 16 lavoratori». Palesi sarebbero anche le criticità relative al trasferimento dei rifiuti negli impianti di destinazione: «Il bando prevede l’impiego di quattro autocompattatori che hanno una portata legale complessiva di 60 tonnellate di rifiuti, ma negli stessi atti del capitolato si può facilmente intuire che Castellammare produce circa 101 tonnellate al giorno – illustrano Cgil, Uil e Fiadel – E’ palese che anche in questo caso ci sia una sottostima dell’appalto». Ma non è tutto, perché i sindacati denunciano anche «la falsa rappresentazione sullo stato del Centro di Raccolta». In sostanza nel bando non viene indicato che l’isola ecologica è attualmente sequestrata e che per adeguarla occorrerebbero lavori che potrebbero impedirne l’utilizzo. In sostanza secondo Cgil, Uil e Fiadel «l’aggiudicatario dovrebbe caricarsi i costi per un Centro di Raccolta», che oggi non vengono indicati nel capitolato d’appalto. Il rischio, insomma, è che la ditta aggiudicataria possa arrivare a battere cassa a Palazzo Farnese una volta incaricata dell’appalto e a quel punto il Comune non potrebbe far altro che pagare viste le lacune del bando, rischiando di causare potenziali danni erariali per l’ente.