Servirebbe un investimento di oltre 20 milioni per rimettere in sesto la struttura, troppi secondo la società
Servirebbero oltre 20 milioni di euro per rimettere in sesto la Caserma Cristallina e attrezzarla per ospitare i militari che dovrebbero stazionare a Castellammare il tempo necessario per la costruzione delle navi. Un investimento troppo oneroso per una struttura che il Comune vorrebbe continuare a poter utilizzare nei periodi in cui non è occupata. La pensa così il management di Fincantieri che nella giornata di ieri, dopo l’ennesimo incontro a Palazzo Farnese, ha comunicato di non essere disponibile a firmare il preaccordo per la Caserma Cristallina che era già stato abbozzato tra le parti. Le perplessità erano emerse già in precedenti incontri, ma nella giornata di ieri la società di Trieste ha deciso di metterci definitivamente una pietra sopra. La struttura abbandonata ormai da decenni cade a pezzi e a questo bisogna aggiungere che non è dotata nemmeno dei necessari sottoservizi, il che richiederebbe un ulteriore investimento per collettarla al sistema fognario. Una circostanza emersa nel corso di un sopralluogo congiunto di tecnici del Comune e di Fincantieri andato in scena ieri mattina, che ha preceduto l’incontro a Palazzo Farnese, e nel quale è emerso che l’investimento necessario non sarebbe inferiore ai 20 milioni di euro. Un ostacolo bello grosso che adesso costringe Fincantieri a mettersi alla ricerca di una nuova struttura e il Comune di Castellammare di Stabia a riconsiderare quello che potrà essere il futuro della Caserma Cristallina. Durante l’amministrazione Pannullo si era immaginato che potesse essere messa sul mercato, assieme alle Antiche Terme, per verificare la disponibilità di un privato a trasformarla in un albergo. Ma a questo punto non è da escludere che lo stesso Comune possa tentare la strada del Pnrr, cercando di comprendere prima cosa farne. tiva