Torre del Greco, hacker guasta-feste in Comune: a rischio anche la processione dell’Immacolata
Torre del Greco. L’attacco hacker al server del Comune mette a rischio perfino la tradizionale processione dell’Immacolata. A una settimana dal furto di banca dati e archivio storico dell’ente di largo Plebiscito, sale la tensione a palazzo Baronale. Dove il tavolo permanente istituito dal sindaco Giovanni Palomba per analizzare e affrontare le emergenze provocate dai criminali informatici continua a brancolare nel buio del «deep web». L’ultima riunione organizzata con i tecnici della società incaricata di curare e gestire i servizi software del Comune – incontro a cui hanno partecipato il primo cittadino, il suo vice Enrico Pensati e tutti i dirigenti comunali – si è chiusa con un drammatico risultato: «L’entità del danno è enorme – l’allarme lanciato dal sindaco -. Sono state intaccate le funzionalità di tutti gli uffici, compromettendo ogni minima attività».
Le prime soluzioni
Un vero e proprio colpo al cuore del Comune, con inevitabili conseguenze sia sotto il profilo gestionale sia sotto il profilo politico. Dopo i primi sette giorni di studio, il tavolo di esperti ha tracciato una sorta di road map delle emergenze a partire dai servizi essenziali ai cittadini – come, solo a titolo di esempio, la refezione e il trasporto scolastico – fino agli appalti-chiave per l’ente di palazzo Baronale, come la raccolta dei rifiuti e la vigilanza degli immobili comunali. Praticamente, inoltre, la questione del pagamento degli stipendi dei dipendenti – la somma appostata in bilancio prevedeva già la sicura copertura dei costi – e della liquidazione dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali e delle indennità per gli assessori. Non solo. In via di risoluzione, poi, il ripristino operativo dell’Anagrafe: già a partire da lunedì prossimo – l’auspicio del sindaco Giovanni Palomba – gli sportelli degli ex Molini Meridionali Marzoli potrebbero essere riaperti al pubblico.
Le emergenze
Ma le vere criticità riguardano tutte le attività «politiche» o «discrezionali» per cui sarebbe necessario garantire la copertura economica. Al netto dei problemi legati alla scuola – l’orientamento dell’assessore alla pubblica istruzione Enrico Pensati è garantire i servizi mensa e trasporto «in via provvisoria» fino al ripristino delle regolari funzioni web – restano da risolvere i nodi relativi alle iniziative per le imminenti festività natalizie. Con un’urgenza su tutte: la processione dell’Immacolata. Prima dell’attacco hacker la carovana del buongoverno aveva approvato in giunta una variazione di bilancio per il noleggio di transenne e new jearsey – finanziato attraverso un prelievo di 20.000 euro dal fondo di riserva del Comune – destinati a garantire le condizioni minime di sicurezza richieste dal piano di protezione civile disposto per l’occasione dalle forze dell’ordine. Con tutti gli atti e i conti dell’ente di palazzo Baronale «risucchiati» nel buco nero del web, il noleggio potrebbe saltare così come il tradizionale corteo – programmato per la prima volta dopo i due anni di stop forzato a causa della pandemia – in onore della Vergine. Nelle stesse condizioni della «festa per eccellenza» all’ombra del Vesuvio, tutte le iniziative previste per le festività natalizie – finanziate con la manovra di luglio – e perfino le luminarie da 300.000 euro promosse dall’amministrazione comunale e già costate 20.000 euro all’ente di palazzo Baronale per l’affidamento della progettazione del piano per le luci.
Caccia alle soluzioni
In attesa di eventuali comunicazione da Regione e Governo – immediatamente notiziati della «catastrofe informatica» piovuta su Torre del Greco – il personale dell’ufficio Ced, in collaborazione con gli esperti della società esterne, proverà a mettere in campo una serie di soluzione-tampone per superare il momento critico. Già a inizio settimana potrebbe essere ripristinato – attraverso l’attivazione di una linea internet – il protocollo e il «nuovo» albo pretorio per il caricamento degli atti ufficiali: una sorta di «anno zero» del Comune, nella speranza di recuperare tutto lo «storico» trafugato dagli hacker. Una corsa contro il tempo per scongiurare il rischio di vedere l’ente di palazzo Baronale «paralizzato» in un momento-chiave per la città e per l’amministrazione comunale.
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