Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel delle proteste che da settimane agitano i netturbini di Ottaviano, comincia a intravedersi. Nelle settimane in cui il braccio di ferro tra lavoratori e aziende...
Uno spiraglio di luce in fondo al tunnel delle proteste che da settimane agitano i netturbini di Ottaviano, comincia a intravedersi. Nelle settimane in cui il braccio di ferro tra lavoratori e aziende – quella precedente e quella attuale – continua a tenere banco, per i dipendenti della EcoCe è arrivato il primo di una serie di bonifici arretrati, tra l’altro diventati oggetto dello scontro nel corso degli ultimi mesi. A pagare una parte degli stipendi che non sono stati ancora saldati dall’azienda è stata l’amministrazione comunale di Ottaviano. Un provvedimento voluto dal commissario prefettizio, Ida Carbone, che – a seguito degli ultimi incontri con le organizzazioni sindacali – ha chiesto ai funzionari dell’Ente di attivarsi in modo da provare a rasserenare gli animi nel cantiere di via Lucci ed evitare nuove manifestazioni che avrebbero potuto avere effetti negativi sul servizio in città. Così l’Ente di piazza Municipio ha stabilito di prendere di petto la situazione e dopo aver preso i contatti con la DM Tecnology – l’azienda subentrata per un mese alla Gpn per fitto di ramo d’azienda e che poi ha ceduto il posto all’attuale EcoCe – preannunciando la procedura che poi è divenuta effettiva nei giorni scorsi. In sostanza il Comune di Ottaviano ha bypassato l’azienda, pagando gli stipendi di settembre ai lavoratori in servizio presso la ditta Nu della città e allo stesso tempo ha comunicato che la cifra erogata ai dipendenti sarà scalata dal canone dovuto all’impresa titolare dell’appalto per il mese in questione. Settantamila euro di soldi pubblici sono stati così distribuiti tra i lavoratori per il pagamento degli stipendi del mese di settembre – come contenuto nella determina 1294 dello scorso 11 novembre – con il Comune che si è «sostituito» all’azienda (in questo caso la Dm Tecnology). La stessa cifra verrà detratta dagli emolumenti da riconoscere alla società che si è occupata del servizio di raccolta in città. Uno spiraglio per i 49 lavoratori di Ottaviano che per settimane hanno protestato per vedersi riconosciuti i propri diritti e un ruolo fondamentale in questa prima battaglia vinta per i dipendenti della Nu lo hanno avuto anche i sindacati di categoria. Nella relazione dei funzionari del Comune di Ottaviano si fa riferimento proprio alle note delle sigle Fiadel e Fials Ambiente e Servizi, quest’ultima rappresentante dal delegato Merolla, che in questi mesi si stanno battendo al fianco dei netturbini del cantiere di via Lucci. A fine ottobre scorso i rappresentanti dei lavoratori, le tre aziende che da agosto a oggi si sono succedute nell’espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti in città e i vertici dell’amministrazione comunale hanno avuto un confronto con i funzionari della prefettura per provare a ricucire gli strappi venuti alla luce al passaggio di cantiere. I lavoratori si sono impegnati a far rientrare le proteste con la promessa di ottenere gli stipendi arretrati e un anticipo sugli emolumenti di novembre. E uno spiraglio si è intravisto nei giorni scorsi con la prima tranche di pagamenti consegnati ai netturbini da parte del Comune.