Alle 12 il sorteggio degli ottavi di #championsleague
Messi, Mbappè e Neymar già basterebbero per far venir il mal di testa, poi ci mettiamo l’ex Fabian Ruiz, gli italiani Donnarumma e Verratti, talenti come Soler e Nuno Mendes e il gioco è completo. Per gli strani incroci del pallone il Psg, a causa dei gol in trasferta, ha chiuso il girone al secondo posto alle spalle del Benfica che ha avuto il merito di portare a casa due pareggi contro l’armata di Galtier, unica squadra imbattuta tra le coppe e i cinque principali campionati europei. Da mercoledì sera, dopo il fischio finale di Juventus-Paris Saint Germain e Maccabi Haifa-Benfica, su Napoli incombe lo spauracchio francese e sono iniziati riti scaramantici di ogni tipo per cercare di scongiurare questo pericolo. Stavolta il sorteggio partirà dalle squadre non testa di serie, il Psg avrà sette possibili avversari, cioè tutte le prime classificate tranne il Benfica che ha vinto proprio il girone in cui giocavano Donnarumma e compagni. Il principale pensiero di ogni napoletano che seguirà il sorteggio punterà ad evitare l’incrocio pericoloso, c’è un precedente che spaventa i tifosi azzurri. Nella stagione 2016-17 il Napoli chiuse al primo posto il girone di Champions League davanti a Benfica, Dinamo Kiev e Besiktas, agli ottavi incontrò il Real Madrid di Zidane che poi vinse la Champions League. In quel caso l’epilogo del girone delle merengues fu sorprendente con un pareggio per 2-2 al Bernabeu contro il Borussia Dortmund. C’è tanta Germania nelle possibili avversarie del Napoli, oltre al Psg ci sono altre quattro squadre, di cui tre tedesche: il Lipsia, che ha completato la sua avventura alle spalle del Real Madrid battuto 3-2 tra le mura amiche, il Borussia Dortmund, finito alle spalle del Manchester City, l’Eintracht Francoforte, secondo nel gruppo da brividi vinto dal Tottenham di Conte, e il Club Brugge, che ha chiuso dietro al Porto il girone in cui l’Atletico Madrid ha salutato l’Europa, una delle sorprese più clamorose della fase a gironi della Champions League. C’è tanta Spagna nelle escluse dalla competizione, il Barcellona per il secondo anno consecutivo retrocede in Europa League insieme al Siviglia, al Bayer Leverkusen e ad un’altra big decaduta come la Juventus. Spalletti non ha voluto unirsi almeno pubblicamente alle pratiche per esorcizzare il Paris Saint Germain: “È un giochino sbagliato quello di preferire quello o quell’altro perché poi devi passare sempre dalla convinzione di mettere le qualità nelle partite e devi credere che dipenda sempre dalla tua forza. Noi non vogliamo giocare gare più facili, noi vogliamo partite difficili ed avere la forza per affrontarle”. Il Paris Saint Germain è di un altro pianeta, appartiene a quei top-club che hanno avuto di fatto la licenza di andare oltre le prescrizioni del fair play finanziario. È una squadra senza limiti, con tre campioni che possono decidere in ogni momento di trasformare qualsiasi partita, ci si affida alla sorte ma il Napoli studia anche gli altri possibili avversari. Il Lipsia è una squadra di ottimo livello, ha un’identità di gioco basata sul pressing alto, sulla ricerca della profondità, su verticalizzazioni costanti. Ci sono poi tanti talenti interessanti: Szoboszlai, Werner, Nkunku, Dani Olmo. Il Lipsia è una macchina di scouting, individua giocatori di spessore in ogni reparto come i difensori centrali Gvardiol, Simakan, Diallo. Il Borussia Dortmund costruisce sempre un mix di ottimo livello tra giovani di talento come Bellingham, Moukoko, Adeyemi e giocatori più esperti come Hummels, Reus, Emre Can, il Club Brugge è una delle sorprese e c’è anche un po’ d’Italia con l’ex Bologna Skov Olsen. L’Eintracht Francoforte ha una tradizione europea di tutto rispetto, nella scorsa stagione ha vinto l’Europa League e già nel 2019 si fermò in semifinale ai rigori contro il Chelsea di Sarri. In Bundesliga è a ridosso della zona Champions come del resto anche Borussia Dortmund e Lipsia, vanta un intreccio importante tra giovani di talento come Lindstrom, Ndicka, Muani, Knauff e giocatori più esperti come Kamada, Rode, Gotze e Lucas Alario. Appunti in vista del futuro ma innanzitutto va evitato lo spauracchio Paris Saint Germain, ci si affida al giro delle palline sperando che sia benevolo nei confronti del Napoli.
Ciro Troise