Sorrento. Una sfida che spopola su TikTok potrebbe celarsi dietro l’incidente che ha provocato gravi ustioni al 17enne del liceo “Gaetano Salvemini” di Sorrento. Si chiama “fire spray challeng...
Sorrento. Una sfida che spopola su TikTok potrebbe celarsi dietro l’incidente che ha provocato gravi ustioni al 17enne del liceo “Gaetano Salvemini” di Sorrento. Si chiama “fire spray challenge” la nuova pericolosa moda che si sta diffondendo sui social tra giovanissimi, che adoperano accendini e alcool per realizzare fiammate e filmarsi durante la loro bravata. E gli inquirenti ora non escludono che il giovane ustionato al viso e alla braccia nello spogliatoio della scuola, al termine dell’ora di educazione fisica, possa essersi ispirato proprio al fenomeno dei video su TikTok.
In base alle prime ricostruzioni effettuate dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Sorrento, coordinati dal vice questore Nicola Donadio, il giovane si sarebbe spruzzato il deodorante spray e poi avrebbe utilizzato l’accendino, innescando la fiammata che lo ha letteralmente travolto, causandogli gravi scottature al volto e agli arti superiori.
Il ragazzo è stato dimesso nelle scorse ore dall’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento, dove era ricoverato per curare le ustioni di primo e di secondo grado che si sarebbe procurato per quella probabile imprudenza. Ma ora gli agenti di Polizia vogliono vederci chiaro sull’episodio, per valutare se si sia trattato di una coincidenza o di un piano studiato per “mettersi in mostra” sui social. Un gioco che si sarebbe poi ritorto contro il 17enne, che frequenta il quarto anno nell’istituto liceale sorrentino.
Per verificare se la vicenda sia riconducibile al “challenge” sempre più diffuso sui social, gli inquirenti sarebbero pronti anche a setacciare nei cellulari dei compagni di classe allo scopo di scovare un eventuale video incriminato che, di fatto, costituirebbe la prova dell’accaduto.
Appare infatti improbabile che il ragazzo, già munito di spray e accendino, possa aver ripreso la sua fiammata in modalità video-selfie, ragion per cui non sarebbe da escludere la complicità di almeno un altro suo collega, qualora dovesse trovare riscontro l’ultima ipotesi investigativa.
Già nei mesi scorsi, d’altra parte, un episodio simile si era verificato ad Arezzo, dove un adolescente proprio per partecipare alla sfida su TikTok, ha riportato gravi ustioni per l’esplosione di una bottiglia di alcool dopo aver azionato l’accendino. Un giallo che, in ogni caso, potrebbe essere risolto attraverso le testimonianze dei compagni di scuola per stringere il cerchio sulla vicenda che venerdì scorso ha turbato la quiete dell’intero istituto.
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