«La politica deve avere il coraggio di ripartire dai sindaci. E più di ogni altro deve farlo il centrosinistra. Perché solo chi governa una città ha il polso della situazione, parla con la gente e...
«La politica deve avere il coraggio di ripartire dai sindaci. E più di ogni altro deve farlo il centrosinistra. Perché solo chi governa una città ha il polso della situazione, parla con la gente e sa quali sono i problemi reali delle comunità».
Francesco Somma è il primo cittadino di Pimonte. Giovane, medico, ha deciso di continuare il suo lavoro e allo stesso tempo amministrare una città che punta tutto sul turismo. Sindaco, la preoccupa la vittoria del centrodestra?
«Guardi, non sono preoccupato della vittoria del centrodestra. Credo che ogni scelta fatta dagli italiani nelle urne sia da rispettare: questo centrodestra non è una minaccia o un pericolo. Per ora il dato politico che emerge è che i tecnici a cui stanno chiedendo una mano dicono di no: perché non tutti si piegano alle promesse che hanno fatto in campagna elettorale».
I sindaci restano una risorsa del nostro Paese? Come vivete questo momento di difficoltà?
«Una comunità piccola ha le stesse difficoltà, forse anche più esasperate di un grande centro dove il tessuto micro e macroeconomico dello Stato ha una sua forza. Noi siamo il front office dello stato. Del resto la mia vita in Comune è al servizio del cittadino. Ogni giorni io incontro persone che arrivano e mi dicono che hanno difficoltà importanti a pagare le bollette. Noi abbiamo istituito un fondo di solidarietà che si aggiunge al welfare dello stato ma a volte il welfare non basta».
Ma può bastare solo lo Stato o solo il Comune?
«A Pimonte c’è un tessuto sociale solidaristico con famiglie allargate e c’è l’associazionismo. Io tutti i giorni ringrazio le associazioni di volontariato che hanno la capacità di andare a coprire le deficienze dello Stato».
Più Europa non è riuscita per poco a superare il 3%. Ed ha perso leader importanti nella battaglia per l’elezione.
«E’ vero che faccio parte di Più Europa, ma un sindaco è al servizio della comunità e dialoga con tutte le istituzioni di qualsiasi livello e qualsiasi colore politico per la propria comunità. Premesso questo, a Pimonte Più Europa ha preso il 5%,. A livello nazionale c’è un 3% morale anche se poco sotto il 3% frutto di una legge elettorale folle. Si è ridotta la nostra rappresentanza lasciando fuori personaggi di spicco come Emma Bonino ed è significativo dopo nove legislature perdere un faro dei diritti come Emma. Credo che la sinistra e anche questo centrosinistra allargato che si è sperimentato in questo voto debba ripartire dai sindaci, perché abbiamo il polso della situazione e siamo vicini alla popolazione. Riannodare il rapporto coi cittadini è fondamentale per riallacciare i rapporto con la società: dobbiamo riprendere i temi della sinistra».
Qualcuno sostiene che, adesso, sia il Movimento Cinque Stelle a parlare ai fragili. E’ così?
«Reddito di cittadinanza e superbonus hanno messo le ali al movimento. Però diciamo che sono due temi che, pur essendo positivi, sono stati applicati nella maniera peggiore possibile. Il reddito non è una misura sostenibile se non è accompagnata da una rete forte dei centri per l’impiego. Ho vissuto in Francia per un anno e ho apprezzato l’aiuto che lo Stato dà in maniera concreta e vera ma finalizzata al lavoro, anche per i cittadini stranieri. Non possiamo lasciare a casa i giovani, è controproducente per loro e per il nostro tessuto sociale. il sistema va rivisto e dobbiamo rimettere a sistema il reddito di cittadinanza con altre misure che lo rendano sostenibile. Altrimenti è una misura utopica e irrealizzabile».
Intanto però lei amministra una città complessa e con grandi prospettive di sviluppo. Con quali opportunità?
«Io sono il sindaco di tutti. E non governo da solo, perché abbiamo il dovere di tendere la mano alle minoranze che sono ben rappresentate. Mi dò il merito di aver creato una squadra giovane di cui vado orgoglioso. Esiste la competenza e la professionalità nei posti di comando. E poi tante persone che collaborano per il bene del Paese. I progetti nascono da qui, da questo bellissima collaborazione. Con un obiettivo chiaro: puntare a valorizzare ancora di più il destino turistico della nostra area».