«Chiediamo di verificare con attenzione le assunzioni effettuate ed il relativo di costo, dopo quello che è successo il primo Ottobre e che rappresenta un ulteriore tentativo di agire in continuità...
«Chiediamo di verificare con attenzione le assunzioni effettuate ed il relativo di costo, dopo quello che è successo il primo Ottobre e che rappresenta un ulteriore tentativo di agire in continuità con il recente passato». Comincia così la lettera che ieri mattina i rappresentanti sindacali della Fial hanno inviato al Comune di Ottaviano, al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio, ai carabinieri e ai rappresentanti della società Eco-Ce che si è insediata sabato mattina al posto della precedente ditta la Gpn. Un passaggio di cantiere infuocato che per il mancato rispetto e mantenimento del passaggio dei dipendenti ha fatto scatenare una vera e propria protesta. «Pur avendo condiviso con la società Ecoce l’elenco dei lavoratori – si legge ancora nella nota – aventi diritto si è dovuto lottare strenuamente per scongiurare il ripetersi di azioni vessatorie ed illegittime nella individuazione del personale avente diritto, ci siamo ritrovati l’assunzione di un licenziato, Pasquale Coppola e l’estromissione di un avente diritto, Ferdinando Massa. Resta inalterata – incalzano – e non più procrastinabile la convocazione per discutere anche della posizione di Gennaro Alterio, Pasquale Auriemma, Bifulco Silvio, Antonio Salvati che pur avendo maturato diritto al passaggio di cantiere non sono ancora stati assunti, ma stesso vale anche per il Giordano Ciro il cui ricorso è oramai plastica ricostruzione anche degli abusi ed illegalità perpetrate. Invece il nuovo gestore senza battere ciglio ed in contrasto anche con quanto concordato nel passaggio di cantiere aveva inteso sanare solo una posizione delle 6 criticità, non può essere solo una coincidenza che si trattasse di un familiare dell’ex Assessore all’ambiente, abbiamo raccolto diverse segnalazioni di forti pressioni al nuovo gestore partite dal Comune per operare in tal senso, ovviamente siamo pronti a riferire con la Commissaria Prefettizia di Ottaviano». Poi concludono: «Alla DM Technology chiediamo la liquidazione di quanto dovuto ai lavoratori in ordine al pregresso rapporto di lavoro instauratosi sin dall’anno 2013. In assenza di riscontro entro le prossime 48 ore, saremo costretti ad ulteriori azioni di protesta». Intanto nei cantieri della Nu di Ottaviano rimbalza anche un altro retroscena che diventa, in un clima già di per se infuocato e zeppo di tensioni, l’ennesima occasione per agitare gli animi. C’è chi sostiene infatti che la protesta di sabato mattina sarebbe stata anche fomentata da un politico. Nel mirino finisce l’ex consigliere comunale Francesco Ciniglio. Il tred union il tesseramento di Ciniglio nello stesso sindacato, la Fidal, che da qualche tempo sta seguendo i dipendenti che hanno trovato il coraggio di ribellarsi. «È vero, confermo la mia appartenenza al sindacato Fidal – spiega senza troppi giri di parole l’ex consigliere comunale di minoranza Ciniglio – ma voglio precisare che dei cantieri di igiene urbana si interessa solo ed esclusivamente il signor Merolla Domenico, come rivendico la libertà di poter espletare attività politica, tra l’altro parte delle cose esplicitate negli articoli di Metropolis- aggiunge – sono stati ufficialmente oggetto a più riprese di interrogazioni per iscritto e verbali in consiglio comunale, a firma del sottoscritto e dei consiglieri Felice Picariello e Michele Saviano».