Il caso era già scoppiato nel corso dell’ultimo consiglio comunale quando Salvatore Carillo, consigliere e componente del Consorzio di Terzigno che comprende 140 tra piccole e medie imprese della c...
Il caso era già scoppiato nel corso dell’ultimo consiglio comunale quando Salvatore Carillo, consigliere e componente del Consorzio di Terzigno che comprende 140 tra piccole e medie imprese della città, aveva espresso più di una perplessità in merito al bando per la zona industriale che in queste settimane vive la sua fase più delicata. Preoccupazioni già paventate al sindaco Francesco Ranieri poco prima dell’avviso pubblico in una riunione tenutasi con altri imprenditori e divenute certezza una volta che gli atti sono stati pubblicati sul bollettino della Regione Campania. E nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale è stata anche inoltrata alla fascia tricolore e al capo dell’assise la richiesta – poi formalizzata con un documento protocollato – di convocare un consiglio comunale monotematico per discutere della questione relativa alla zona industriale da realizzarsi da qui ai prossimi mesi. Ma non c’è solo questo perché a bocciare il piano per gli insediamenti produttivi di Terzigno, curato dai funzionari dell’Asi, c’è anche un documento a firma del Consorzio che rappresenta le 140 aziende della città che si dicono scettiche in merito al bando. Nonostante le rassicurazioni del primo cittadino sulla «tutela per le aziende del territorio», come aveva già avuto modo di dire in passato, le imprese tengono alta l’attenzione e in un documento chiedono la «convocazione di un tavolo tecnico, nonché la proroga di ulteriore trenta giorni» sulla scadenza per la presentazione delle istanze per accaparrarsi un posto nella nuova area Pip. La direzione del Consorzio Ati Terzigno 1913 – il presidente è Michele Annunziata, che è anche patron della locale squadra di calcio a 5 – rappresenta 140 micro, piccole e medie imprese dei vari settori produttivi localizzate nel comunale di Terzigno. «Avendo esaminato l’avviso pubblico per l’assegnazione dei lotti per insediamento industriale, artiginale, terziario e commerciale nell’area Pip del Comune abbiamo diverse osservazioni da fare», si legge nel documento. «In primo luogo una valutazione negativa e fortemente critica in ordine all’attuale avviso pubblico, ritenendo la sua articolazione e predisposizione ingiusta nei confronti della categoria delle imprese presenti sul territorio di Terzigno, in particolare nella parte degli indicatori utilizzati per l’assegnazione dei lotti». La tensione resta altissima con le 140 aziende preoccupate di non riuscire ad accaparrarsi un posto nell’area Pip. «Il consorzio insiste fermamente, senza escludere anche azioni di protesta, affinché gli enti preposti – Comune e Asi – provvedano a una sostanziale rettifica e a una proroga del termine ultimo di presentazione delle istanze previsto per il prossimo 12 ottobre». Segnali inequivocabili di una grande preoccupazione da parte delle aziende di Terzigno che speravano in maggiori tutele – soprattutto dal punto di vista delle premialità nella composizione delle future graduatorie – e che oggi rischiano di restare fuori dalla zona industriale della propria città.