Torre del Greco. Città in ginocchio, ma stipendi d’oro per i dirigenti del Comune. Sono le due facce di palazzo Baronale, dove – in piena crisi di risultati, con tutti i settori incapaci di ...
Torre del Greco. Città in ginocchio, ma stipendi d’oro per i dirigenti del Comune. Sono le due facce di palazzo Baronale, dove – in piena crisi di risultati, con tutti i settori incapaci di garantire servizi minimi ai contribuenti – i funzionari assunti a tempo indeterminato o a progetto ex articolo 110 si sono visti «adeguare» le rispettive retribuzioni di posizione: un tesoretto da 220.000 euro l’anno, capace di scatenare una vera e propria «guerra» all’interno delle stanze dei bottoni del municipio. Con il sindaco Giovanni Palomba costretto a correre a ripari e a riequilibrare gli incarichi ad interim per assegnare a tutti i «Paperoni» dell’ente di largo Plebiscito gli stessi carichi di lavoro.
Lo scontro interno
L’adeguamento della retribuzione annua lorda per 13 mensilità in favore dei funzionari era stato approvato – attraverso un provvedimento firmato da Andrea Formisano, responsabile del settore risorse umane – a fine luglio con decorrenza dal mese di agosto, ma il caso è scoppiato solo la scorsa settimana. Quando, cioé, la super-dirigente Claudia Sacco – a 48 ore dalla sospensione del concorso dei veleni per l’assunzione di 25 lavoratori del welfare in municipio – aveva minacciato di rassegnare le dimissioni da tutti gli incarichi ad interim di cui era stata sobbarcata dal sindaco Giovanni Palomba: «La mole di lavoro è diventata insostenibile, così gli errori sono sempre dietro l’angolo», le ragioni alla base della decisione maturata dall’ex assessore alle politiche sociali poi entrata in pianta stabile a palazzo Baronale come funzionaria. Sottinteso poi: «Ci sono dirigenti strapagati e senza le stesse responsabilità». Un messaggio, evidentemente, raccolto al volo dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio. Pronto a stoppare la «fuga» di Claudia Sacco e a ridistribuire gli incarichi ad interim tra i dirigenti d’oro del Comune.
Il valzer di decreti
I primi provvedimenti sono stati firmati già lo scorso giovedì e riguardano il comandante della polizia municipale Salvatore Visone – a cui è stata affidata la «delega» alle pari opportunità – e lo stesso Andrea Formisano, chiamato d’ora in avanti a gestire (anche) i servizi tecnologi e di finanza-progetto. A chiudere il primo «giro di valzer» deciso dal primo cittadino, poi, l’incarico alla gestione di villa Macrina e dell’ex Santissima Trinità all’architetto Antonio Sarnello, promosso a gennaio a capo del settore Abusivismo e dissesti statici. Non è escluso che – al rientro a palazzo Baronale dopo il week end e la festività di San Gennaro – il leader della carovana del buongoverno possa completare la rivisitazione degli incarichi, alleggerendo Claudia Sacco (anche) di eventi e cultura a vantaggio di Luisa Sorrentino, dirigente dell’Avvocatura.
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