Maestre costrette a restare in classe anche quando non ci saranno gli alunni, durante le festività natalizie o nel periodo estivo. Aula tolta ai bambini per attrezzare la segreteria, a causa della ma...
Maestre costrette a restare in classe anche quando non ci saranno gli alunni, durante le festività natalizie o nel periodo estivo. Aula tolta ai bambini per attrezzare la segreteria, a causa della mancata messa in sicurezza di una stanza dove lo scorso anno si è verificato un cedimento. La campanella è suonata da pochi giorni, ma la tensione è già altissima nella scuola Carducci e per martedì la Uil ha indetto un’assemblea di tre ore del personale docente – dalle 8 alle 11 – che di fatto costringerà i bambini a non recarsi in classe. Comincia con i primi disagi per i genitori un anno scolastico che avrebbe dovuto segnare la svolta, dopo aver superato il problema della precarietà degli insegnanti che ha contraddistinto quello passato. E invece il Comune è in clamoroso ritardo per l’applicazione del contratto decentrato di secondo livello e i sindacati sono sul piede di guerra. Senza la firma su quell’accordo, come le parti sociali hanno provato a spiegare più volte, ci sarebbe il paradosso delle maestre costrette a restare in classe anche durante il periodo natalizio quando i bambini invece non frequentano le lezioni. Ore sprecate, così come i costi che dovrebbe accollarsi il Comune per i consumi di energia elettrica ed idrica in un periodo in cui praticamente non ci sarebbe nulla da fare per le insegnanti. Ad essere penalizzati, tra l’altro, sarebbero proprio i bambini che frequentano il plesso, perché quelle ore che oggi andrebbero sprecate nel periodo natalizio o durante l’estate, invece verrebbero recuperate con attività extrascolastiche, oltre che con corsi di formazione per le maestre. A questo si aggiunge che da mesi era stata segnalata al Comune la necessità di procedere con la messa in sicurezza della stanza che prima ospitava la segreteria e l’anno scorso ha subito un cedimento. Una richiesta caduta nel nulla e il risultato è che è stata sottratta un’aula ai bambini, per recuperare una stanza necessaria ad allestire la segreteria. A raccogliere il malessere delle maestre è stata la Uil, che ha indetto un’assemblea di 3 ore per martedì prossimo. Segno di un clima non proprio sereno a Palazzo Farnese, dove si rischia un innalzamento del livello dello scontro tra le parti sociali e il Comune. La contrattazione decentrata è totalmente bloccata e così sono ferme anche tutte le procedure di premialità, come le progressioni economiche e le performance individuali. Un problema che riguarda tutti i settori dell’ente e lascia immaginare che presto a incrociare le braccia potrebbero essere tutti o quasi i dipendenti comunali, pronti a protestare per chiedere il rispetto dei loro diritti. Una questione che presto dovrà essere affrontata anche dai commissari straordinari guidati dal prefetto Raffaele Cannizzaro, per non rischiare di paralizzare la macchina comunale.