Nocera Inferiore/Angri. Denunciò di essere stata vessata per anni dall’ex compagno che finì a processo. In aula ritrattò e l’uomo fu assolto: finisce alla sbarra una 40enne che avrebbe calu...
Nocera Inferiore/Angri. Denunciò di essere stata vessata per anni dall’ex compagno che finì a processo. In aula ritrattò e l’uomo fu assolto: finisce alla sbarra una 40enne che avrebbe calunniato l’ex marito, un uomo di 45 anni di Nocera Inferiore e di aver detto il falso in sede di indagini preliminari al sostituto procuratore.
L’accusa mossa nei confronti dell’imputato era di violenza sessuale, maltrattamenti alla stessa consorte davanti ai figli non ancora 18enni. Durante il dibattimento la moglie ha cambiato versione su alcune delle cose dette in denuncia. L’uomo secondo quanto inizialmente dichiarato dalla donna di origini angresi, il 45enne avrebbe più volte maltrattato lei e i figli attraverso reiterate condotte violente, minacciose e aggressive, commesse talvolta – secondo la procura che aveva accolto la denuncia della donna – sotto l’effetto di sostanze alcoliche.
In particolare, aveva dichiarato che più volte aveva offeso la moglie a parole, per poi picchiarla anche alla presenza dei figli, con schiaffi e calci. Tirandole qualche volta pure i capelli. E non solo perchè avrebbe anche riferito di aver avuto un rapporto sessuale contro la sua volontà in quanto sarebbe stata costretta.
Ma durante il dibattimento la donna ha cambiato versione, ritrattando alcune cose, spiegando alcuni dettagli di quel rapporto travagliato con il marito in altro modo.
All’atto della sentenza, avvenuta nel fine novembre del 2021, i giudici del Tribunale di Nocera Inferiore ordinarono al pubblico ministero di valutare il profilo penale della donna che poi è finita sotto processo per calunnia e falso.
Ora si sono spalancate per la donna le porte del dibattimento che partirà a inizio novembre davanti ai giudici del Tribunale monocratico di Nocera Inferiore dove la 45enne di Angri sarà chiamata a difendersi dalla doppia contestazione formulata dalla magistratura inquirente.
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