Torre del Greco. «Sono state calpestate le norme previste dal regolamento comunale sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. è necessario annullare, in auto-tutela, il bando di selezione per scongiurare il rischio di ricorsi e denunce». A meno di 48 ore dall’avvio della procedura per l’assunzione di 25 nuovi precari del welfare in Comune, arriva il primo affondo dell’opposizione sul «concorso estivo» promosso dalla carovana del buongoverno guidata dal sindaco Giovanni Palomba.
All’ex pentastellato Vincenzo Salerno, alla grillina Santa Borriello, al casilliano Vittorio Guarino e al soldato Luigi Caldarola sono bastate due rapide occhiate all’avviso pubblico per mettere nero su bianco – in una missiva indirizzata al primo cittadino e al segretario generale Pasquale Incarnato, responsabile dell’anti-corruzione in municipio – la bellezza di dieci profili di illegittimità della procedura.
«L’amministrazione comunale ha completamente dimenticato che, in materia di concorsi, ci sono apposite norme fissate dall’ordinamento degli uffici e dei servizi», premettono gli esponenti della «minoranza attiva» del consiglio comunale.
A partire dalla necessità di prevedere selezioni per titoli e esami, riservare il 50% dei posti a favore del personale interno in possesso dei requisiti e riservare dei posti in favore di determinate categorie.
Tutto ignorato, così come le norme in materia di formulazione della graduatoria e di pubblicizzazione del bando: «Pertanto – concludono i firmatari della missiva – bisogna annullare l’intera procedura per scongiurare il rischio di inevitabili code giudiziarie».
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