Torre del Greco. A più riprese avrebbe maltrattato la compagna di 19 anni e minacciato i genitori di quest’ultima.
Fino alla decisione della mamma della giovane, che denunciando un episodio di violenza ha permesso di ricostruire la storia di violenze e persecuzione, portando all’arresto dell’uomo, un ragazzo di 29 anni.
È accaduto a Torre del Greco, dove i carabinieri della locale compagnia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura oplontina, hanno proceduto all’arresto dell’uomo: è accusato di maltrattamenti in famiglia.
Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del ventinovenne quale autore di maltrattamenti nei confronti della compagna, oltre ai reati di violenza privata e di minaccia ai danni rispettivamente della madre e del padre della ragazza.
Tutto è partito quando il giovane durante una lite, avrebbe danneggiato a pugni lo specchietto dell’auto della madre della sua compagna, la quale si era decisa a denunciare l’episodio ai carabinieri.
Le successive indagini hanno permesso di accertare che l’indagato avrebbe maltrattato quasi quotidianamente la ragazza, aggredendola fisicamente e verbalmente, tirandole i capelli, minacciandola di fare del male a lei e alla sua famiglia, nonché controllandola ossessivamente e costantemente nella sua quotidianità, anche attraverso continue telefonate, di fatto impedendole di uscire di casa senza il suo permesso e di frequentare la famiglia d’origine, cosi da costringerla a vivere in una condizione di totale sudditanza psicologica alla sua volontà, oltre a impedirle di esprimersi liberamente.
Inoltre, le condotte vessatorie dell’indagato sarebbero state accompagnate da continue minacce di morte ai genitori della ragazza, che sarebbero stati intimiditi anche con appostamenti sotto la loro abitazione.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato portato nel carcere napoletano di Poggioreale per essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia da parte del gip di Torre Annunziata.