Torre del Greco. La maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba non molla gli «stipendi d’oro» e cancella la mozione taglia-sprechi dall’agenda politica del consiglio comunale. A un anno e mezzo dalla proposta lanciata dall’opposizione di palazzo Baronale arriva la prima risposta della carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni delle 20 euro: «La cumulabilità dei gettoni introdotta grazie al bonus-Frulio non si tocca», il messaggio arrivato dagli scranni dell’assise cittadina. Con buona pace della crisi e dei deludenti risultati messi in fila durante i primi 4 anni di mandato.
Il voto salva-gettoni
Dopo il caso dei costi-boom per la casta di palazzo Baronale sollevato da Metropolis Quotidiano, la questione del ridimensionamento delle spese per i consiglieri comunali era stata (finalmente) posta al primo punto dell’ordine del giorno del parlamentino di Torre del Greco. Ma l’illusione di trasformare in realtà la crociata per frenare il quotidiano assalto alle casse pubbliche è durata meno di tre minuti, il tempo necessario al delegato alle politiche sociali Antonio D’Ambrosio di proporre un’inversione della scaletta dei lavori. Partendo dagli argomenti «cari» alla maggioranza e mettendo in coda – in modo da fare cadere al momento «opportuno» il numero legale – la mozione taglia-sprechi. Una scelta fortemente stigmatizzata dalla minoranza, ma non solo. Perché la strategia «salva-stipendi» è stata approvata con il voto favorevole di 13 esponenti della maggioranza – Giovanni Palomba, Antonio D’Ambrosio, Michele Langella, Lucia Vitiello, Ciro Accardo, Carmela Pomposo, Alessandra Tabernacolo, Luigi Mele, Pasquale Brancaccio, Romina Stilo, Carmela Iacomino, Carmine Gentile e Iolanda Mennella – ma con l’astensione dell’ex senatore Nello Formisano e il voto contrario di Antonio Spierto. «Avrei voluto discutere la mozione per portare alla luce l’ipocrisia dei promotori, i primi a sfruttare la cumulabilità dei gettoni – l’affondo in aula del capitano di lungo corso -. Si tratta di un’iniziativa strumentale, sarei stato curioso di vedere l’esito della votazione». In ogni caso, i colleghi di maggioranza hanno preferito non correre il «rischio».
Sconti Nu e piano sociale
Superato lo scoglio iniziale, la carovana del buongoverno ha approvato senza difficoltà i provvedimenti-chiave all’ordine del giorno: a partire dall’assestamento di bilancio per passare alle riduzioni della tassa Nu per commercianti e famiglie in difficoltà economica, fino al piano sociale di zona. Un argomento segnato in rosso sull’agenda di vari esponenti della maggioranza perché «funzionale» all’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di 8 mesi di 25 precari del welfare – 13 assistenti sociali, 4 psicologi, un educatore professionale, un sociologo e sei amministrativisti – chiamati a prendere il posto degli attuali 16 precari. Il bando è atteso per settembre, ma le «fibrillazioni» tra vecchi e nuovi alleati della carovana del buongoverno sono già iniziate da tempo. Inevitablimente, il taglio degli sprechi dei gettoni può attendere.
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