Dovevano arrivare in una località turistica della Calabria e avevano portato tutto l’occorrente per fare una vacanza lunga una quindicina di giorni. E con loro avevano circa un milione e 200mila euro in contanti di cui non hanno saputo giustificare la provenienza.
Il fiuto degli uomini della Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno ha portato alla scoperta della enorme cifra tenuta occultata all’interno dell’auto sui cui viaggiavano i due conviventi.
È accaduto domenica sulla Autostrada del Mare nel territorio del Vallo di Diano. Nei guai una giovane coppia originaria di Roma diretta al mare con in auto il figlio neonato. I due sono stati denunciati per ricettazione dalle fiamme gialle della tenenza di Sala Consilina.
Nell’assolata e caldissima giornata di domenica, nell’ambito dell’operazione denominata “Estate Sicura” disposta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza su input del prefetto Francesco Russo, durante un normale servizio di controllo economico del territorio, nei pressi dello svincolo autostradale della A2 nel territorio del comune di Atena Lucana, i finanzieri hanno fermato l’auto con a bordo la giovane coppia e il loro neonato, scoprendo che all’interno del bagagliaio trasportavano contanti per circa 1,2 milioni di euro.
All’alt dei finanzieri, l’uomo -trentenne-era apparso prima sicuro di sé ma con il trascorrere dei minuti mostrava una particolare agitazione, motivo per cui i militari hanno deciso di procedere a un’ispezione accurata del veicolo.
Dopo aver passato al setaccio sia la parte anteriore che posteriore dell’auto non riscontrando nessuna anomalia, hanno invitando il giovane conducente ad aprire anche il bagagliaio.
Qui sono state trovate numerosissime banconote, accumulate in mazzette di vario taglio (dai 10 ai 200 euro), avvolte con della pellicola trasparente e tenute alla rinfusa tra una valigia e il passeggino del neonato.
A questo punto i finanzieri hanno chiesto dettagli sulla provenienza di quell’ingente somma di soldi e ricevendo sia dalla donna che dall’uomo alcuna giustificazione circa la provenienza (in un primo momento sembravano fossero caduti dalle nuvole mostrando anche un certo stupore per quel ritrovamento), le Fiamme gialle salesi hanno eseguito degli autonomi riscontri, dai quali è emersa una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati dal nucleo familiare e il valore del denaro trovato, che è stato sottoposto a sequestro preventivo.
I coniugi sono stati denunciati presso la Procura di Lagonegro nella mattinata di domenica per il reato di ricettazione. Ora sono chiamati a rispondere alla magistratura inquirente la provenienza di quel milione e 200 mila euro perchè non avendo grossi redditi gli uomini della Guardia di Finanza sospettano che il titolare di quella cifra fosse un’altra persona e che la coppia capitolina stesse trasportando il denaro per conto di un conoscente (o familiare) probabilmente attenzionato dalla giustizia e dalle forze dell’ordine e quindi impossibilitato al trasferimento materiale del denaro.
Allo stesso tempo gli inquirenti non lasciano al caso nessuna altra pista a cominciare da quella del mondo della droga credendo che quel denaro servisse proprio per l’acquisto di un carico di stupefacente.
Le indagini coordinate dalla procura lucana e affidate dagli uomini della compagnia delle fiamme gialle di Sala Consilina proseguono nello stretto riserbo.