Napoli. Evitare luoghi affollati, fermarsi preferibilmente all’aperto, indossare correttamente la mascherina nelle occasioni anche di svago ritenute più a rischio.
Sono queste le regole anti contagio nel corso dell’estate che come – indicano i medici – vanno seguite per diminuire il rischio di risultare positivi. Si tratta di una sorta di vademecum che va applicato con maggior attenzione se si tratta di bambini. L’estate 2022 è la terza in tempi di pandemia e col virus che purtroppo è ripreso a circolare con altissima velocità. «Penso che sarà una buona estate – ha sottolineato nei giorni scorsi, sentito dall’Adnkronos Salute, il pediatra Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano e direttore Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, ospedale dei bimbi Vittore Buzzi – Siamo dinanzi a un’estate che consentirà a tutti, bambini e genitori, di godere le meritate vacanze».
Va tenuta in considerazione l’ondata di contagi e la facilità di trasmissione del virus con la variante Omicron 5, al momento verrà però precisato chiaramente che specie tra gli Under 18, e dunque bambini compresi, non ci sono state forme gravi della malattia dopo il tampone positivo. «Nulla di importante dal punto di vista della clinica» specifica il pediatra che aggiunge un’altra considerazione fondamentale: «I nostri comportamenti saranno ancora una volta fondamentali per far sì che tutto questo non subisca modifiche ». In tal senso il pediatra ha sottoscritto una sorta di decalogo di comportamenti attraverso i quali si punta a migliorare la situazione, diminuire i rischi di contagi e consentire ai bambini di trascorrere vacanze tranquille e magari virus free.
Ecco le “norme” da seguire come indicato ad Adn Kronos da parte del pediatra. Si inizia dalla necessità di «evitare luoghi affollati e in caso di luoghi affollati, mantenere le distanze e possibilmente usare la mascherina. Sì alla cena o al pranzo fuori, ma “prediligere ristoranti o luoghi di ritrovo all’aperto”, se possibile». «Sì alle attività “alla luce del sole”. I bambini possono nuotare e partecipare a giochi o sport all’aperto ». E poi: pulire spesso le mani, anche utilizzando gel disinfettanti. Quindi, portare in vacanza antipiretici come paracetamolo o ibuprofene. Quando fare il tampone? In caso di febbre, «iniziare a somministrare paracetamolo o ibuprofene ». Se la febbre persiste, «tampone nasofaringeo secondo le possibilità delle aziende sanitarie locali».
Per la rinite sono utili «lavaggi del naso con soluzione fisiologica frequente».
L’opzione medico. Per patologie più complicate «è bene rivolgersi alla guardia medica o al pediatra di zona per una terapia sintomatica. Un monito: «Non è consigliato somministrare antibiotici senza aver consultato il medico».
Test positivo. In caso di positività del tampone a Covid-19 – sottolinea Zuccotti – il bambino deve rimanere in isolamento fino alla sua negativizzazione, in genere 7-10 giorni dall’infezione. Se il bambino è vaccinato, il periodo di positività può essere inferiore. Antivirali sì o no? Al momento, puntualizza il pediatra,«non ci sono farmaci specifici antivirali registrati per i minori». Teenager fragili. «In caso di adolescente, età maggiore di 12 anni, con fattori rischio, occorre considerare la possibilità di utilizzare anticorpi monoclonali. Per tale procedura – indica Zuccotti – rivolgersi all’ospedale più vicino nella località di vacanza».