La sala affrescata del palazzo Mediceo da oggi è intitolata ad un altro uomo illustre della città. Ad un uomo semplice, politico, giornalista con la passione per il teatro, Carmine Ciniglio. Scomparso tragicamente il 7 agosto del 2010, fra una settimana ricorre infatti il dodicesimo anniversario della sua morte, Carmine Ciniglio è stato ricordato durante una cerimonia voluta ed organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Capasso. Un momento commovente che ha riportato alla luce l’impegnò dell’uomo e del politico attraverso le parole dei partecipanti, dal sindaco Luca Capasso al professore Carmine Cimmino, suo amico storico, in un incontro moderato dal giornalista Genny Galantuomo. «Ricordo le serate trascorse con lui a giocare con il Fantacalcio o quelle in cortile, a casa sua, dove mi aiutava con i compiti di matematica- ha spiegato Luca Capasso – era semplice e sempre disponibile, era un uomo che andava oltre lo schieramento politico e mi ha insegnato tanto, da amico, da amministratore, da giornalista. Ricordo la grinta e la tenacia con la quale si è battuto per questo palazzo e la scelta di questa stanza non è a caso». I ricordi di Ciniglio rimbalzano nella sala affrescata grazie ai racconti del professore Carmine Cimmino. È lui a ricostruire i sogni, i progetti e le idee di Ciniglio, a mettere insieme ogni piccolo pezzo di una vita spesa per la sua città «aveva intuito vent’anni prima che il turismo ambientale sarebbe stato la chiave di svolta per valorizzare questa città e le sue risorse, ricordo i suoi scritti sulla Ginestra, e la sua ironia. Ben venga la sala intitolata a lui ma ci sono anche i manoscritti che lui ha riportato in città che ora vanno collocati in un archivio, altro suo progetto». A scoprire la targa ed emozionati sono stati la moglie, i figli Claudio, Daniele ed Emanuele. Ed emozionati anche i fratelli di Ciniglio, Lucia e Nino e i tanti amici e parenti che hanno partecipato alla cerimonia. In tanti hanno ricordato Ciniglio e la mostra del baule di Totó, uno degli eventi che hanno dato il via all’apertura del Palazzo Mediceo e alla rassegna culturale, sostenitore dei giovani aveva ideato un concorso per i giovani talenti, amante del teatro e della scrittura era giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti e aveva collaborato con le testate locali e nazionali e numerose case editrici napoletane. Impegnato in politica era stato consigliere comunale e assessore alla cultura, fidato collaboratore dell’ex sindaco Mario Iervolino.
CRONACA
24 luglio 2022
L’omaggio di Ottaviano all’ex assessore Ciniglio: la sala degli affreschi di Palazzo Mediceo ora porta il suo nome