Castellammare. I boati delle bombe, la paura delle rappresaglie, la presenza dei russi davanti alla proprie case a caccia di civili.
Le scene che Ivo e Lucija hanno negli occhi sono quelle che nessuno, nella propria vita, vorrebbe mai vivere. Per essere felici hanno deciso di lasciare l’Ucraina e partire verso il Mediterraneo.
In fuga dalla guerra in Ucraina la mamma Lucija ha partorito la sua bimba a Castellammare. Assistita per due mesi dal team del reparto di ginecologia del San Leonardo stretta tra le sue braccia la piccola Katja si è fatta aiutare per scrivere una lettera di ringraziamento all’equipe sanitaria.
Parole dolci con cui ha voluto ringraziare chi, con abnegazione, spirito di sacrificio, si sono messi a disposizione della giovane e bella mamma ucraina. Confortandola nei tanti momenti di difficoltà in cui la donna pensava di non farcela. Nel darle un appoggio, non solo clinico e medico, ma anche morale, quando tutto sembrava andare per il peggio.
Nelle sue parole c’è tutto l’amore di una mamma che, pur avendo lasciato la sua terra natia, ha trovato nella nascita di sua figlia e nella famiglia che stava per formare in Italia il motivo per tornare a vivere.
“Nel momento in cui pensavamo che il mondo stesse crollando, quando pensavamo di essere impotenti in un paese straniero abbiamo incontrato la vostra gentilezza”. Il testo è stato scritto dalla giovane coppia ucraina, che hanno dovuto affrontare le difficoltà del parto lontano da casa. Il messaggio scritto da mamma Lucija e papà Ivo e’ stato consegnato al primario Eutalia Esposito.
È il primario che, qualche giorno fa ha pubblicato una foto e la lettera sui social. “Grazie per aver aiutato nostra figlia a venire al mondo. Sebbene ci siano state barriere linguistiche tra noi negli ultimi mesi, i vostri sorrisi calorosi ci hanno incoraggiato e sapevamo che sarebbe andato tutto bene. Ricorderemo questa esperienza per il resto della nostra vita e la vostra accessibilità rimarrà per sempre nei nostri cuori. Ancora una volta grazie a tutti per essere lì con noi e che ora abbiamo la nostra bimba” scrivono i due.
Parole che hanno colto nel segno anche i medici e gli infermieri del reparto che sono stati molto emozionati dal ricevere queste poche righe cariche d’amore da parte della coppia fuggita dalla barbarie della guerra.
La mamma ha raccontato ai medici le brutalità che la sua famiglia, rimasta in Ucraina, ha dovuto vedere. Ma ora c’è la piccola Katjia a portare un raggio di sole nelle vite di Ivo e Lucjia.
A loro ha risposto il primario con poche righe: “Basta poco per essere felici… viva la vita”.
Quando tutto sarà nei parametri mamma e figlia lasceranno l’ospedale e potranno tornare nella loro casa.