Torre del Greco. Quando ha letto del provvedimento con cui i vertici dell’Eav avevano soppresso tutte le corse sulla linea Napoli-Scafati-Poggiomarino è andato su tutte le furie: «Non è possibile, così si tagliano definitivamente fuori le stazioni di via del Monte e via delle Ginestre», la rabbia del sindaco Giovanni Palomba.
Pronto a scrivere immediatamente al «capo» dell’ente autonomo del Volturno, Umberto De Gregorio, per rappresentare i danni provocati alla città di Torre del Greco dalla decisione di cancellare (anche) l’intera tratta Napoli-Pompei-Poggiomarino. «Al netto dei pendolari costretti a variare i propri orari e a lunghe attese per i treni della linea Napoli-Sorrento – la missiva inviata al «presidente» caro al governatore Vincenzo De Luca – evidenzio come nelle pertinenze della stazione Villa delle Ginestre insistono l’ultima dimora di Giacomo Leopardi, il parco acquatico Valle dell’Orso visitato ogni giorno da migliaia di bagnanti e non ultimo il sito comunale Villa Macrina, dove per tutto il mese di luglio e agosto sono in calendario rassegne di eventi teatrali, musicali e danzanti».
Eliminare la tratta Napoli-Scafati-Poggiomarino (dopo la cancellazione delle due fermate via del Monte e villa delle Ginestre dalla linea Napoli-Sorrento) equivale a «uccidere» un’intera comunità, il senso della lettera inviata dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio a Umberto De Gregorio. Un «agguato» sventato dal primo cittadino in poche ore.
Perché, alla luce della richiesta di Giovanni Palomba, i vertici dell’Eav hanno subito disposto il ripristino delle fermate via del Monte e villa delle Ginestre lungo la linea Napoli-Sorrento già a partire da domani. Salvando (a metà, per il momento) l’estate di eventi e giochi acquatici all’ombra del Vesuvio.
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