SAN GIORGIO A CREMANO – Ha sostenuto l’esame orale di licenza media, Concetta Ruoppolo, 76 anni, la ‘nonnina’ di San Giorgio a Cremano che dopo una vita tutta casa, famiglia e lavoro ha promesso a se stessa di riprendere gli studi interrotti e coronare il suo sogno. Nel pomeriggio, nel plesso Marconi dell’istituto ‘Troisi’, la signora Ruoppolo si è seduta davanti alla commissione d’esame e ha discusso la traccia d’esame di Italiano sulla guerra, tema a lei caro. “Voglio dedicare questo tema a tutti i ragazzi che oggi affrontano una realtà crudele. Prima la pandemia, poi la guerra. Io l’ho vissuto il periodo del dopoguerra”, ha raccontato alla commissione, alla presenza della dirigente scolastica Antonietta Maiello. “C’era una miseria indescrivibile, a Napoli.
Lo ricordo il negozio di mia madre, dove la gente aveva pochi soldi da spendere anche per comprare il sapone. Ricordo il Palazzo dei Poveri dove le persone andavano a ritirare i pacchi alimentari e i panni regalati ai bisognosi”. Continuando con i ricordi di un tempo, ha aggiunto: “A scuola davano un pasto caldo e olio di fegato di merluzzo. Ma a quei tempi vi era amore tra gli alunni non come oggi dove il cellulare sta diventando insostituibile e spesso dà un’immagine falsa della realtà”. La discussione è proseguita sull’Unità d’Italia e sulle condizioni del Meridione nel periodo post unitario, fino a giungere ai tempi di oggi, alla pandemia che ha colpito dal punto di vista psicologico anche i più giovani. “Oggi i ragazzi devono partecipare di più, non si devono fermare! Chiunque abbia qualcosa di utile da fare, lo faccia”.
Le sue materie preferite sono state “Italiano, ma anche Storia e Geografia”, ha detto l’anziana, ribadendo che “il traguardo della licenza media era un desiderio” che aveva “da tempo nel cuore. E poi studiare fa sempre bene, aiuta a crescere”. Un desiderio che si è interrotto quando da giovanissima, quarta di tredici figli, ha dovuto aiutare nel negozio di detersivi i suoi genitori. Concetta Ruoppolo, finita la prova, ha accennato al desiderio di proseguire gli studi superiori presso un Istituto professionale nel settore della moda; un settore che conosce bene perché ha seguito corsi di formazione di ‘taglio e cucito’ e modellismo di abiti. Al portone d’uscita è stata accompagnata da un lungo e caloroso applauso dei docenti, della dirigente scolastica e degli alunni.