Torre del Greco. In una città cronicamente in emergenza sotto l’aspetto igienico-sanitario perfino un banale messaggio lanciato attraverso i social può scatenare un «incidente diplomatico» tra i vertici dell’Ascom – l’associazione commercianti – e il delegato all’ambiente della maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba.
E’ successo lo scorso fine settimana, quando – peraltro, come da consolidata abitudine dallo sbarco sulla carovana del buongoverno – l’ex forzista Luigi Mele ha ricordato ai cittadini, attraverso il suo profilo Facebook, come «il sabato non si depositano i rifiuti». Aggiungendo poi in calce al messaggio un post scriptum: «Possono depositare solo le attività commerciali».
Una postilla capace di innescare la piccata precisazione di Giulio Esposito, presidente della locale sezione dell’Ascom e titolare di un’avviata macelleria su corso Vittorio Emanuele: «Non tutte le attività commerciali: soltanto le attività di ristorazione», l’amara puntualizzazione del decano dei commercianti.
Davanti a cui la replica del trasformista del consiglio comunale non si è fatta attendere: «Tutte le attività commerciali e ristorazione possono conferire tutti i giorni? – l’affondo di Luigi Mele – Se dopo tre anni il presidente di una associazione di categoria dice questo significa che veramente siamo rovinati».
Accuse rispedite al mittente da Giulio Esposito: «Conosco il regolamento per il conferimento dei rifiuti urbani – la risposta del capo dell’Ascom -. L’utenza commerciale ha le stesse regole dell’utenza domestica tranne per i cartoni che possono essere conferiti tutte le sere a chiusura negozi e l’umido prodotto dalle attività di ristorazione, ma con orari prestabiliti. Questo è quanto dice l’apposita ordinanza sindacale. Se poi è cambiato qualcosa, noi commercianti non siamo stati informati».
Un botta & risposta «illuminante» sulle ragioni del disastro Nu all’ombra del Vesuvio.
©riproduzione riservata