Per risolvere il problema della mobilità, Sorrento dovrebbe essere vista come un’isola. Ovvero, il grosso dei flussi turistici dovrebbe raggiungere la penisola sorrentina sfruttando le vie del mare...
Per risolvere il problema della mobilità, Sorrento dovrebbe essere vista come un’isola. Ovvero, il grosso dei flussi turistici dovrebbe raggiungere la penisola sorrentina sfruttando le vie del mare e una volta arrivati al porto ci dovrebbero essere mezzi di dimensioni più piccole, magari ibridi, in grado di accompagnare i viaggiatori nei luoghi d’interesse o negli alberghi della zona. Il progetto è stato realizzato dagli esperti dell’Università La Sapienza di Roma e dell’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con la Cooperativa Tasso, società che gestisce il trasporto turistico su gomma in penisola sorrentina, e Alilauro Gruson, che invece offre i collegamenti via mare in tutto il Golfo. Un piano che presto sarà sottoposto all’attenzione dei Comuni, della Città Metropolitana e della Regione Campania, con l’obiettivo di istituire un tavolo tecnico finalizzato proprio a creare un programma di mobilità alternativa, che possa alleggerire la pesante situazione del traffico sul territorio. Le due Università si sono concentrate soprattutto sui dati del traffico, che vedono sia per l’arrivo che per la partenza dei turisti ancora un utilizzo massiccio del trasporto su gomma che inevitabilmente si riversa all’interno delle città e lungo la statale sorrentina. L’idea, quindi, è quella di creare un interporto turistico che possa diventare il parcheggio terminal per tutta la penisola sorrentina. I turisti arriverebbero a bordo di aliscafi e traghetti, principalmente da Napoli, e al porto di Sorrento troverebbero navette veloci che potrebbero accompagnarli nelle strutture ricettive del territorio. Questo ridurrebbe sensibilmente il traffico in ingresso dei pullman e di conseguenza migliorerebbe anche l’impatto ambientale, abbassando i livelli d’inquinamento. Perché dall’interporto – che sarebbe più funzionale rispetto al parcheggio Lauro, considerato in una zona troppo centrale della città e quindi più scomodo da raggiungere – si sposterebbero solo mezzi ibridi ed elettrici. «Presenteremo il progetto alla Regione Campania, alla Città Metropolitana e al Comune di Sorrento – spiega Alfonso Ronca, presidente della Cooperativa Tasso – E’ una proposta che nasce dal privato e che va a sposarsi con il pubblico. Abbiamo già la gestione diretta del parcheggio Terminal e le concessioni per il trasporto pubblico, l’obiettivo è quello d’istituire un tavolo tecnico con le amministrazioni e gli operatori turistici per studiare assieme le esigenze dei turisti e le eventuali fasce orarie che dovrebbero essere coperte per offrire un servizio adeguato ai viaggiatori». Su un punto l’imprenditore sorrentino è fermo: «I residenti, che non vivono di turismo, non possono più subirlo con fastidio – sostiene Ronca – Il progetto punta a rispettare le esigenze di tutti, con un servizio di alta qualità e nel pieno rispetto dell’ambiente. Ci auguriamo una massiccia partecipazione al confronto per migliorarlo».