Torre del Greco. «Assolto per non avere commesso il fatto». A quattro anni dall’ultima corsa alle urne a Torre del Greco finisce l’incubo giudiziario di Ciro Piccirillo, il politico-poliziotto accusato di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento personale nell’ambito dell’inchiesta sullo scandalo del voto di scambio all’ombra del Vesuvio.
Un’accusa respinta dal capogruppo della lista civica La Svolta già a partire dalla notifica del divieto di dimora in Campania – a inizio aprile del 2019 – e successivamente smantellata davanti ai giudici del tribunale di Torre Annunziata durante i due anni di processo.
Il pubblico ministero Bianca Colangelo aveva ugualmente chiesto una condanna a un anno e due mesi di reclusione, ma – al termine dell’arringa difensiva dell’avvocato Luigi Ascione – i magistrati hanno scagionato Ciro Piccirillo da tutte le accuse.
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