Torre del Greco. «I concorsi per 32 assunzioni in Comune rappresentano un’opportunità unica per i giovani di Torre del Greco e non solo: non possono essere gestiti con approssimazione e superficialità». A lanciare l’allarme è Salvatore Romano, segretario cittadino del Pd. Preoccupato per i primi «riscontri» relativi alle procedure avviate dalla carovana del buongoverno di palazzo Baronale per preparare l’arrivo dei «rinforzi» in municipio: «Mi sembra di assistere all’ennesimo papocchio di Giovanni Palomba & company – l’affondo dell’ex consigliere comunale d’opposizione – Sarebbe gravissimo, alla luce delle carenze d’organico lamentate in diversi uffici-chiave del Comune, gettare alle ortiche un’occasione del genere».
Il primo verdetto
Chiaro il riferimento al rischio-annullamento dell’affidamento diretto – dietro il pagamento di 29.000 euro e spiccioli – alla Net Servizi di Vico Equense dell’incarico di supporto tecnico per i tre concorsi programmati dall’amministrazione comunale. In attesa del «verdetto» del segretario generale Pasquale Incarnato – interrogato sulla vicenda da cinque consiglieri comunali – il leader locale dei dem non nasconde le proprie perplessità, anzi. «Ho seguito attentamente la questione e condivido i dubbi sollevati dall’opposizione in consiglio comunale – sottolinea Salvatore Romano – Non si possono lasciare coni d’ombra a causa di atti farraginosi e confusionari: in materia di concorsi pubblici c’è bisogno della massima trasparenza e professionalità. Al momento, non mi pare siamo sulla strada giusta».
Le scelte della politica
Un attacco diretto al dirigente del settore risorse umane, ma non solo. «Qualcuno potrebbe evidenziare come all’amministrazione comunale tocchi solo il compito di indirizzo, mentre le procedure devono essere portate avanti dalla dirigenza – incalza Salvatore Romano -. Ma certi errori sono sempre figli di scelte politiche: al dirigente investito della questione dei concorsi è stato recentemente rinnovato l’incarico, a dispetto dei deludenti risultati registrati durante i primi tre anni di contratto. D’altronde, avevamo già assistito a un caso analogo: all’architetto Giuseppe D’Angelo venne prorogato l’incarico dopo che il Comune aveva inopinatamente perso i fondi per la cittadella dello sport a Leopardi. Evidentemente al sindaco e alla sua maggioranza va bene così: navigare a vista è stata una caratteristica distintiva di questa amministrazione comunale già dal primo anno di mandato». Una caratteristica che ora potrebbe frenare la corsa a 32 assunzioni a tempo indeterminato in Comune: «Sarebbe uno scempio, auspico un repentino cambio di rotta».
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