Circa 5.000 bambini sono stati “deportati” dalla regione di Mariupol in Russia dall’inizio dell’invasione russa: lo ha detto il presidente ucraino Vlodoyr Zelensky nell’intervista alla Cnn trasmessa ieri. “Circa 5.000 bambini sono stati deportati da questa regione nella parte della Russia perché non gli hanno permesso di andare nella parte dell’Ucraina”, ha detto Zelensky. Quei “bambini. Dove sono? – si è chiesto – Non lo sa nessuno”. Sale ad almeno 205 il numero di bambini ucraini rimasti uccisi dall’inizio della guerra. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. I minori rimasti feriti sono almeno 362.
“Mariupol continua a lottare ma è stata rasa al suolo”
I russi vogliono “radere al suolo ad ogni costo” Mariupol, secondo il governo di Kiev. La città “continua a lottare” ma dopo oltre un mese d’assedio “non esiste più”, dice il ministro Kuleba. E da oggi i russi la chiuderanno in entrata e uscita. Centocinquanta bimbi sarebbero stati portati via a forza dalla città, secondo una ong. Zelensky ieri ha invitato Macron in Ucraina per vedere lui stesso che la guerra della Russia è “un genocidio”.
“Mosca attaccherà Kerson accusando le forze ucrina
Le forze russe pianificano un’operazione sotto falsa bandiera a Kherson, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Lo denuncia il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhy Bratchuk secondo il quale l’intenzione di Mosca è quella di utilizzare l’operazione per giustificare il “salvataggio della città” attraverso un referendum. Quattro missili hanno colpito stamani la regione di Leopoli, vicino al confine con la Polonia. Lo ha scritto il governatore Makysm Kozytskyi su Telegram, ripreso dai media internazionali, invitando i civili a restare nei rifugi. Gli inviati della Bbc hanno riferito di avere visto almeno cinque esplosioni nella parte occidentale della città, “un denso fumo nero e grigio si sta alzando”. L’allarme antiaereo ha suonato per 45 minuti prima dell’esplosione, molte persone erano per strada.
Zelensky torna a chiedere armi all’Occidente e definisce ogni ritardo nelle forniture come “un permesso alla Russia di uccidere gli ucraini”. E avverte: Mosca sta preparando una imminente offensiva nell’est del Paese. Vuole “distruggere il Donbass”, afferma il presidente dell’Ucraina assicurando che non cederà la regione. La Russia “vuole spazzare via altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk”, dice Zelensky. Le autorità proprio di quest’ultimo oblast hanno chiesto oggi ai residenti di evacuare immediatamente. —.