Torre del Greco. «La cosa migliore della serata è stata la pizza». è l’estrema sintesi di uno dei partecipanti alla prima riunione promossa dall’opposizione di palazzo Baronale per costruire un’alternativa – in vista del voto del 2023 – all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba. Non a caso, al termine dell’incontro, il gruppo trainato da quattro ex componenti della maggioranza – i dissidenti della prima ora Luigi Caldarola e Vittorio Guarino e gli infiltrati del Pd, l’avvocato Luisa Liguoro e Gaetano Frulio – ha dovuto registrare le prime due defezioni: Salvatore Gargiulo e Simone Mariano Gramegna hanno preferito abbandonare subito il tavolo per restare concentrati sull’attualità e per provare a portare a casa qualche risultato utile per la città prima della fine del mandato. Ai due fuoriusciti, poi, si potrebbe aggiungere a breve Valerio Ciavolino: l’ex sindaco non ha nascosto le proprie perplessità sul progetto, messo in piedi a meno di un mese dal fallimento della mozione di sfiducia allo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio.
La corsa alle urne
Inizialmente, l’appuntamento tra i promotori della crociata contro Giovanni Palomba era stato fissato per provare a promuovere una sorta di «accordo di fine mandato» da portare all’attenzione del primo cittadino: cinque punti programmatici a cui lavorare, in modo sinergico, fino al voto del 2023. Strada facendo, tuttavia, la musica è cambiata. E al centro della discussione sono subito finite le future elezioni comunali e la necessità di cominciare a mettere in piedi la «squadra» da presentare ai nastri di partenza della prossima corsa alle urne: «Personalmente, ritengo sia presto per pensare al voto – le considerazioni di Salvatore Gargiulo -. Resta un anno di mandato e siamo consiglieri comunali: abbiamo l’obbligo di provare a fare qualcosa di buono per la nostra città». Concetti condivisi da Simone Mariano Gramegna, alla base dell’arrivederci e grazie al gruppo civico impegnato nell’operazione 2023.
I prossimi step
La battuta d’arresto non cambia la «tabella di marcia» degli ex dissidenti: «Abbiamo registrato le prime disponibilità a portare avanti un discorso politico per il 2023 – sottolinea il «soldato» Luigi Caldarola – A partire dai prossimi appuntamenti, allargheremo il tavolo a tutte le realtà civiche e politiche del territorio intenzionate a costruire una proposta per il futuro della nostra città». @riproduzioneriservata