Sono 79.895 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 72.568. Le vittime sono invece 128 (ieri erano state 137). Sono 1.088.217 le persone attualmente positive al Covid, con un aumento di 34.050 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. In totale sono 13.645.834 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 157.442. I dimessi e i guariti sono 12.400.175, con un incremento di 48.190 rispetto a ieri.
Perrella, sale contagio, serve quarta dose per fragili
La salita del contagio di covid al 19,1% in Campania è come “il rombo dei motori a fine gran premio, può essere la chiusura della corsa oppure una ripartenza, lo capiremo nelle prossime due settimane”. Così Alessandro Perrella, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Cotugno, commenta con la salita dei contagi in Campania è stata costante negli ultimi giorni e che ora arriva a toccare quasi il 20% con 8.370 malati di covid sui 43.666 tamponi di ieri, una cifra che ricomincia a spaventare e avvisa che il calo di inizio marzo sembra lontano. “La risposta definitiva sull’andamento del covid la avremo tra poco – spiega Perrella – ma le prossime due settimane sono cruciali e possiamo arginare eventualmente sull’aumento dei contagi tornando a vaccinarsi. Io ricordo che molti cittadini fragili hanno fatto ormai la terza dose di vaccino cinque mesi fa, con una dose che sta calando la propria produttività nel corpo. Per questo esiste la quarta dose per i fragili che però non stanno andando a vaccinarsi, l’affluenza è molto minima. Ricordo che i fragili, che per me sono persone dai 65 anni in su, non solo rischiano il contagio, ma anche di avere sintomi che li portano in ospedale. Per questo dico che chi appartiene a queste categorie deve ascoltare il proprio medico di base, recependo il consiglio di vaccinazione per la quarta dose. Poi ci sono le persone ancora non vaccinate, una quota a cui ricordo anche che oggi c’è il Novavax, nuovo vaccino che forse può dare maggiore sicurezza dal punto di vista psicologico.
Lo dico perché chi non è vaccinato è una fetta che rischia davvero i sintomi”. Perrella parla delle due varianti di covid molto in giro, cominciando dall’omicron 2: “Ha un’estrema velocità – dice – su incubazione e pervasione del corpo. E’ più veloce dell’omicron 1, più pervasivo, è un virus migliore nell’assicurarsi la progenie e sembra avere altre manifestazioni cliniche con sintomi gastro-intestinali. Poi ci sono anche piccole sacche che hanno un’incubazione più prolungate e potrebbero avere il covid delta”. L’infettivologo esamina anche l’interpretazione della società dei segnali sul covid che stanno diminuendo nettamente in tv, ad esempio, dopo l’inizio della guerra in Ucraina: “E’ un cambiamento – spiega – che potrebbe aver distolto l’attenzione del grande pubblico televisivo, con tante persone che credono che tutto sia finito sul covid. Non bisogna abbassare la guardia, bisogna sempre tenere la mascherina, che è la prima difesa, nei luoghi chiusi e nelle strade con assembramenti, bisogna continuare su questa strada”.