Progetto Eav, c’è la svolta. Lavori al via entro due mesi. Partiranno al massimo entro marzo 2022 i lavori finanziati con 67 milioni di euro – fondi regionali – che promettono di stravo...
Progetto Eav, c’è la svolta. Lavori al via entro due mesi. Partiranno al massimo entro marzo 2022 i lavori finanziati con 67 milioni di euro – fondi regionali – che promettono di stravolgere la viabilità cittadina, definendo anche un nuovo piano ferroviario per Pompei. Il progetto voluto da Eav e Regione Campania, che ha già ricevuto il placet di gran parte dell’amministrazione comunale, porterà entro il 2023 alla costruzione di tre sottopassaggi pedonali a via Crapolla II, via Scacciapensieri, via Parroco Federico, e inoltre di un passaggio a raso a via Nolana. In questo modo, il progetto eliminerebbe quattro passaggi a livello «agevolando finalmente il traffico di auto e moto» ha dichiarato il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio. «Nel 2022 la mia amministrazione vuole dare inizio a tutte le opere pubbliche necessarie e in grado di cambiare per sempre il volto della città» ha aggiunto Lo Sapio «compreso quindi il cantiere Eav, i cui lavori partiranno entro i prossimi due mesi». Il sindaco di Pompei ha così risposto, in maniera definitiva, al vespaio di polemiche che dal 2018 ruota intorno al progetto milionario sponsorizzato sia dall’amministratore delegato di Eav Ente Autonomo Volturno, Umberto De Gregorio, che dal governatore regionale Vincenzo De Luca. Polemiche aspre, feroci, che due anni fa spinsero oltre quattromila residenti a chiedere la revisione del progetto attraverso una petizione popolare contraria alla nascita dei sottopassi: un vero e proprio fronte popolare per il “No” guidato da quattro comitati civici. Il presidente di Eav, De Gregorio, ha varie volte tuonato contro i portavoce del comitato più battagliero. Il suo nome, non a caso, è “Pompei No ai Sottopassi. «Questi comitati – così De Gregorio – continuano a fare polemiche inutili, pensando che i sottopassi previsti dal progetto siano più pericolosi dei passaggi a livello». Ora che l’inizio dei lavori si avvicina, anche il sindaco Lo Sapio non le manda certo a dire a chi protesta. «Speriamo ancora di convincerli. Si tratta, comunque, di un piccolo gruppo di persone che stanno comportandosi come i ‘’No Vax’’. Sono infatti contrari a tutto, anche a un’opera importantissima come il progetto Eav che, finalmente, pure grazie ai sottopassi, riuscirà a decongestionare un centro cittadino attraversato ogni giorno da almeno un milione di auto e moto. Questi oppositori – conclude Lo Sapio – un giorno fanno gli ambientalisti, l’altro sono contrari a tutto. Gli espropri? Saranno profumatamente indennizzati da Eav. Chi avrà espropriato il suo terreno, per motivi di pubblica utilità, avrà pur sempre fornito un contributo per rendere Pompei una città libera». Il tema degli espropri è il secondo fronte “caldo” della protesta. Il piano Eav prevede la partenza di 120 procedure totali. Destinatari degli espropri sono sia residenti che aziende di Pompei.