Hanno sfidato la pioggia e il vento per ribadire il loro «no alla camorra e a ogni forma di illegalità” perché “indietro non si torna». Si è tenuta ieri mattina la “Passeggiata antiracket” per le strade di Ercolano, organizzata dal Comune e dall’associazione Fai Antiracket. Insieme, ancora una volta, istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, commercianti per riaffermare quella comune visione di legalità. «In un momento in cui a Natale la criminalità era tra i negozi a chiedere il pizzo, ora tra i commercianti ci sono le istituzioni e la politica sana. Dobbiamo raccontare ai nostri giovani che il passato di camorra è alle nostre spalle, mentre il futuro di Ercolano sta nel turismo, nella cultura e nella legalità. La giornata di oggi vuole essere da esempio per tutti, che uniti si sconfigge la camorra. Bisogna continuare a denunciare, perché la denuncia è l’unico atto che garantisce libertà. Grazie a questo riusciremo ad arrestati i camorristi», ha sottolineato il sindaco Ciro Buonajuto. Per Pasquale Del Prete, presidente dell’Associazione Fai Antiracket di Ercolano: «Il modello Ercolano si basa sulla fiducia. Una fiducia che ci ha consentito di avere la forza di reagire. L’importante è che chi ricopre ruoli istituzionali operi nel modo tale da acquistare credibilità e che faccia sentire il cittadino partecipe della vita pubblica. Qui ad Ercolano è stato questo percorso, perché nelle istituzioni abbiamo avuto la massima collaborazione». La passeggiata antiracket, partita dalla sede del Comune di Ercolano, è stata preceduta da un momento di confronto sui temi della legalità in aula consiliare e che ha visto gli interventi tra gli altri del procuratore Pierpaolo Filippelli; dell’assessore regionale alla legalità Mario Morcone; del Console Generale Usa a Napoli, Mary Avery, del Tenente Colonnello Pantaleone Grimaldi, comandante del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata, dell’ex sindaco di Ercolano, Nino Daniele; del presidente nazionale FAI Antiracket Luigi Ferrucci; del presidente dei giovani industriali di Napoli, Alessandro Di Ruocco; e delle altre autorità civili e militari. A margine della manifestazione è stato anche premiato con una targa il maresciallo Angelo Disanto, comandante della stazione dei carabinieri di Gragnano e tra gli artefici della riscossa sociale che ha consentito alla città di spazzare via i signori del pizzo. «E’ il coronamento di tanti anni di lavoro in cui siamo stati vicini ai commercianti – le parole del maresciallo Disanto – Il risultato ottenuto lo dobbiamo al loro coraggio, frutto di decine e decine di camorristi, ma grazie anche alle associazioni antiracket, alle istituzioni e alla magistratura che ha coordinato il nostro lavoro in maniera ineccepibile».
CRONACA
9 dicembre 2021
Lotta alla camorra a Ercolano, istituzioni e associazioni insieme per dire «no» al racket