La strada senza patria, ignorata più che dimenticata dalle istituzioni. È il destino crudele di certe arterie promiscue, quelle di confine e di frontiera, un po’ di qua e un po’ di là. In mezzo...
La strada senza patria, ignorata più che dimenticata dalle istituzioni. È il destino crudele di certe arterie promiscue, quelle di confine e di frontiera, un po’ di qua e un po’ di là. In mezzo ci sono loro, gli abitanti del posto, testimoni e vittime di un sistema politico-amministrativo che evidentemente non funziona e che non ha mai funzionato. Già, perchè a distanza di anni, risuona sempre stessa la musica, un jingle stonato di lamentele e promesse. Per via Marra tutto questo vale ancora di più. Una strada che è prima di tutto una frazione, frammentata tra i comuni di Boscoreale, Poggiomarino e Scafati. Tralasciando solo per un attimo le ataviche questioni legate agli allagamenti, c’è un altro problema che preoccupa e affanna: gli incidenti. Nel weekend scorso si è consumato l’ennesimo incidente all’incrocio con via Poggiomarino. Un impatto terribile che ha coinvolto quattro giovani rimasti gravemente feriti. L’impatto è stato violentissimo ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre i feriti dalle lamiere accartocciate. Per fortuna – appunto, solo la fortuna – nessuno dei feriti trasportati al pronto soccorso di Sarno è in pericolo di vita. Ma il problema resta, è lì sotto gli occhi di tutti, istituzioni comprese. Sulla vicenda è intervenuta – ancora una volta – Brigida Marra, avvocato e residente a Marra. Da anni conduce la sua personale battaglia compulsando le rispettive amministrazioni a intervenire con decisione per mettere in sicurezza il “maledetto” incrocio. Appelli anche scritti, diffide protocollate rispetto alle quali non c’è stata risposta. Una indifferenza che stride ogniqualvolta l’incrocio si trasforma in una trappola terrificante per gli automobilisti non esenti da colpe, visto che una delle cause alla base degli incidenti è senza dubbio l’alta velocità. Ma non è l’unico pericolo. C’è da fare i conti con la scarsa manutenzione – e in questo caso c’è un oggettivo problema di competenza territoriale -, che aggrava lo stato di salute di un manto stradale dissestato e già stressato dagli allagamenti. L’assenza di una adeguata segnaletica, sia verticale che orizzontale, unita all’assenza di una adeguata illuminazione fanno dell’incrocio un pericolo costante. E poi c’è il problema degli allagamenti. Le bombe d’acqua sono sempre più frequenti e mostrano tutta la fragilità di un territorio sprovvisto del sistema fognario. I lavori sono stati finalmente avviati e prevedono la posa di una nuova condotta fognaria per ben 18 chilometri allo scopo di servire tutte le zone della periferia che ne sono sprovviste. L’obiettivo, quindi, è duplice: da un lato estendere la rete fognaria con l’eliminazione degli scarichi neri in ambiente; dall’altro risolvere l’annoso problema degli allagamenti che si verificano tutte volte che cade giù un po’ di pioggia, soprattutto a Marra.