Una giornata particolare, di fede, di passione religiosa per gli “innamorati” del Vervece e della sua Madonnina sommersa. Lo specchio d’acqua antistante il “santuario mariano” con la sua Madonnina sommersa, protettrice dei sub e di quanti vivono e lavorano sul mare, già nella prima mattinata di domenica 12 era affollato da imbarcazioni dei numerosi diportisti decisi a godere gli ultimi scampoli di un’estate meteorologicamente positiva e da grosse unità navali della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, dai gommoni dei nuclei sommozzatori dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per la celebrazione della 47esima edizione della “Madonnina del Vervece”. A celebrare la liturgia eucaristica sullo scoglio, situato a meno di un miglio dal porto di Marina della Lobra, mons. Antonio Di Donna , vescovo di Acerra e coordinatore dei Vescovi campani.
Intorno al piccolissimo altare fedeli d’eccezione: l’Ammiraglio Vella, Direttore Marittimo della Campania, Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Napoli, il Tenente Colonnello Rosario Vicedomini, Comandante del Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, il Capitano di Fregata (Cp), Achille Sellari, Comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, l’oncologo di fama internazionale Paolo Ascierto, la Farmacologa Bianca Iengo, direttrice del presidio diocesano Gocce di Carità Farmaciasolidale, la dottoressa Grazia Formisano, direttrice del distretto Sanitario 59 dell’Asl Na 3 Sud, tutti insigniti del premio Vervece, il Sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balducelli il notaio Giancarlo Iaccarino, Presidente del Circolo Nautico Marina della Lobra, familiari di persone scomparse in mare, per assistere con fede profonda ad una celebrazione particolare, unica nel suo genere, su un tempio senza confini, la “Madonnina del Vervece”. Prima della Celebrazione della Santa Messa, il vescovo Di Donna, ha benedetto le cinque nuove targhe incastonate sulla superficie emersa del Vervece, dedicate a Giovanbattista Valiante d’Avena, a Maurizio Miraglia del Giudice, Girolamo Beone, a Carlo Franco e Maria Teresa Campili . In contemporanea con la deposizione della corono d’alloro ai piedi della Statua della Madonnina da parte degli uomini dei nuclei sommozzatori della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, l’Ave Maria, cantata per devozione dal soprano massese Maria Ercolano. Momenti di particolare emozione al rientro in porto, durante la consegna dei premi Vervece e degli attestati di benemerenza, per la presenza di un gruppo di ragazzi disabili accompagnati dalla presidente dell’Associazione “Oltre I Sogni”, Angela Sorrentino, che hanno consegnato ai premiati una artistica ceramica con immagine della Madonnina realizzata per l’occasione. L’attore Marco Palmieri ha recitato “ ‘ O Mare, di Eduardo De Filippo.