Agli uffici del Comune di San Giuseppe Vesuviano la sua residenza è al civico 99 di via Scopari. Così emerge dai registri e dai documenti nelle mani dei funzionari. Una volta bussato al campanello d...
Agli uffici del Comune di San Giuseppe Vesuviano la sua residenza è al civico 99 di via Scopari. Così emerge dai registri e dai documenti nelle mani dei funzionari. Una volta bussato al campanello di quell’abitazione, però, del consigliere Saverio Carillo non c’è neanche l’ombra. Dietro quella porta vive un’altra famiglia che con l’esponente della Città Metropolitana ed esponente della maggioranza non ha nulla a che fare. Continua a tingersi di giallo la mancata consegna della diffida del prefetto al forzista fedelissimo del sindaco Vincenzo Catapano (è al secondo mandato insieme a lui). Da 10 giorni nessuno riesce a consegnargli la diffida del prefetto per la mancata approvazione del rendiconto di gestione per l’anno 2020. Una vicenda che sta assumendo tratti che vanno dal tragicomico al grottesco e che tiene paralizzata l’attività amministrativa. Ma chi ben conosce le dinamiche interne alla maggioranza sa che Saverio Carillo – per alcuni «irreperibile» – sta soltanto cercando di prendere tempo per evitare che il documento finanziario arrivi in aula prima del parere dei revisori dei conti atteso per l’inizio della prossima settimana. Un «escamotage» che di fatto blocca la convocazione del consiglio comunale entro i 20 giorni indicati dal prefetto, perché il countdown non può partire se prima tutti i componenti del consiglio comunale non hanno ricevuto formalmente l’atto partito da Napoli il primo settembre. Un tentativo di dilatare i termini che fino a questo momento ha permesso all’amministrazione di «guadagnare» già dieci giorni, mentre all’opposizione c’è chi ha chiesto alle forze dell’ordine di effettuare «ricerche» per accertare l’effettiva residenza del «fuggiasco» consigliere e della moglie. Agli uffici dell’Ente di piazza Elena d’Aosta, inoltre, non risulterebbero cartelle sui tributi locali all’abitazione intestate a Carillo e alla moglie all’appartamento di via Scopari. Un’altra questione che sarà affrontata in queste ore. Tornando alla vicenda dell’esponente della Città Metropolitana diventato «irreperibile» per i messi comunali – non risponde neanche al telefono -, la «fuga» dalla diffida appare sintomatica del momento di difficoltà che sta affrontando l’attuale amministrazione comunale. Non s’è mai visto che un consigliere sfugga a un atto inviato dalla prefettura per così tanto tempo. Segnali di una crisi profonda interna alla squadra di governo locale già travolta dall’arrivo della commissione prefettizia 40 giorni fa. Mentre gli investigatori continuano a scavare negli atti del Comune, all’opposizione piovono strali di accuse. «L’amministrazione Catapano non ha più nulla da dire alla città. Dopo aver fatto un disastro con tante scuole inaccessibili, con spese e assunzioni inutili questa amministrazione ha ridotto il Comune sul lastrico. Ora balza alle cronache perché un consigliere sfugge alla notifica della diffida del prefetto. Siamo all’assurdo», fa sapere nella serata in una nota il capogruppo di Forza San Giuseppe Antonio Agostino Ambrosio.