Boscoreale. La realtà incontra la fiction nel nuovo film di Marco D’Amore “Vesuvio”, tratto dal romanzo omonimo per ragazzi che lo stesso D’Amore ha scritto a quattro mani con Frances...
Boscoreale. La realtà incontra la fiction nel nuovo film di Marco D’Amore “Vesuvio”, tratto dal romanzo omonimo per ragazzi che lo stesso D’Amore ha scritto a quattro mani con Francesco Ghiaccio e col quale aveva già collaborato nell’Immortale. L’attore protagonista della serie Sky ‘Gomorra’ di cui dal 2018 è anche regista, ha scelto di ambientare alcune scene nel Piano Napoli di Villa Regina, il quartiere dove degrado sociale e delinquenza vanno spesso a braccetto, e che ancora oggi è soffocato dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Il set è stato allestito in una scuola elementare abbandonata e che in passato era stata utilizzata dalla camorra come nascondiglio per armi e droga. Per le riprese delle scene, terminate ieri pomeriggio sono state impiegate come comparse e figuranti gli abitanti del rione, soprattutto ragazzi e bambini. Una scelta non casuale che si lega in maniera indissolubile con il racconto uscito in libreria lo scorso maggio. I protagonisti, infatti, sono due adolescenti il cui destino sembra già segnato, proprio come quello di tanti giovani del quartiere che troppe volte hanno smarrito la bussola ancora prima di mettersi in viaggio. Perché è “l’infanzia e gli anni che la seguono sono i momenti culminanti dell’esistenza, in cui si formano le coscienze, si solidificano le relazioni più intense, si formano gli uomini e le donne che saremo domani”.’Vesuvio’ racconta la storia coraggiosa e autentica che è uno specchio del presente. Federico ha 13 anni, sa che Napoli non lo tradirà mai, sa che in quei vicoli è tutto magico e, allo stesso tempo, tutto vero e spietato, tutto da conquistare. Susy, anche lei 13 anni, ha gli occhi neri neri, come i capelli e la frangetta dritta, sente di essere una guerriera, altre volte, invece, vorrebbe essere soltanto una ragazza come tante. Per loro la vita è una corsa folle in sella ai motorini, tra i vicoli stretti di Napoli. Vivaci e strafottenti, tra battaglie e umiliazioni reciproche, comandano due bande di ragazzi con l’intento di prendersi tutto. Sono figli dei boss più potenti della città, rivali tra loro. Così, anche per Federico e Susy il destino è già scritto: soltanto uno dei due vincerà e l’altro resterà a terra consapevole che chi perde è niente. A volte, però, succede qualcosa che non ti fa tornare indietro, che ti costringe ad accelerare fino a perdere il controllo. E improvvisamente la vita si trasforma in una corsa disperata che conduce alla vetta del vulcano, un luogo in cui è possibile ritrovarsi o perdersi per sempre. Ma anche un luogo in cui il potere della scelta è nelle tue mani. Una storia appassionante che sembra scritta per tutti quei ragazzi che hanno perso anche la speranza e che invece hanno solo bisogno di ritrovare la fiducia nel futuro.Per il quartiere sono stati giorni di grande fermento. L’entusiasmo dei giovani del posto non ha risparmiato D’Amore che si è lasciato avvicinare per firmare autografi e selfie.